Mauro Carena, presidente Unione Montana Valsusa “Subito un’azione condivisa per rafforzare l’Ospedale di Susa”

mauro carena

SUSA – Mauro Carena, presidente Unione Montana ValsusaSubito un’azione condivisa per rafforzare l’Ospedale di Susa“.

L’UNIONE MONTANA ALTA VALSUSA SCRIVE ALL’ASL SULL’OSPEDALE DI SUSA

Si torna a parlare di sanità in Valsusa con l’accordo con le strutture francesi che arrivato alla fine attende adesso un intervento economico dall’Europa. Nel frattempo cresce la preoccupazione degli amministratori valsusini. Spiega Mauro Carena, sindaco di Moncenisio e presidente dell’Unione Montana Alta Valsusa. “Noi vorremmo avviare un percorso amministrativo, per valutare le azioni da porre in essere a sostegno dell’Ospedale di Susa. Vediamo ciò che accade sul territorio e abbiamo già fatto segnalazioni ai vertici ASL“. Sul futuro dell’Ospedale c’è una viva preoccupazione “il presidio ospedaliero di Susa risulta in una crisi che, fra poco, diverrà irreversibile, per carenza di personale in particolar modo medico e infermieristico, nonché di strutture e dispositivi diagnostici e di cura“. Spiega l’avvocato “premetto che non è mia intenzione polemizzare, o cercare colpevoli, ma lavorare insieme per soluzioni“.

MANCANO GLI INVESTIMENTI

Senza immediati investimenti e potenziamenti del personale, l’Ospedale di Susa sarà sempre più squalificato e non in grado di fungere alle proprie incombenze. Indipendentemente dal valore e dall’abnegazione di chi lavora nella sanità locale e in particolare nell’ospedale in questione, è un fatto che, di giorno in giorno, si riesca meno ad affrontare le esigenze sanitarie che si presentano; inoltre, non si possono attuare progetti territoriali o di telemedicina o quant’altro, se manca un ospedale funzionale“. Dall’Unione con sede a Oulx si rimarca che “i trasferimenti di pazienti presso altre strutture ospedaliere sono sempre più frequenti proprio perché non si riesce a fare fronte in loco e questo fa venire meno un fondamentale presidio in una zona montana e di confine, nonché in una Valle continuamente citata per la sua importanza storica, turistica e infrastrutturale“.

C’È UNA VIA PER USCIRE DALLA CRISI?

Si parla anche della sanità del territorio, spiega ancora Carena. “Peraltro, la crisi dell’Ospedale di Susa e la sua inadeguatezza, progressivamente accentuatesi, fanno sì che altre strutture ospedaliere siano gravate ulteriormente di pazienti non più curati in Susa stessa. La prossimità di alcune limitate zone al confine francese porta taluni a rivolgersi all’ospedale di Briançon, e questo diritto di cura va ovviamente mantenuto, ma non è certo una soluzione, sia perché non così vicino da raggiungersi rispetto a Susa per gli abitanti della Valle, sia perché le grandi patologie, i servizi di trasporto malati, le cure periodiche, sono comunque a carico della sanità, delle strutture e delle associazioni anche volontaristiche italiane”. La missiva indirizzata all’Asl e agli enti del territorio avrà una risposta?

ospedale di susa

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