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giovedì, 20 Marzo 2025

Mara Favro: la conferma dal Dna, le ossa ritrovate sono sue

VALSUSA  La conferma ufficiale è arrivata: i resti ossei rinvenuti nei boschi di Gravere, in Valsusa, appartengono a Mara Favro, la cameriera scomparsa nella notte tra il 7 e l’8 marzo dello scorso anno. La notizia, che per molti era ormai una certezza, è stata confermata dagli esami del DNA. La procura di Torino ha disposto ulteriori accertamenti tecnici irripetibili, tra cui l’autopsia sul corpo di Mara Favro, per determinare le cause del decesso. L’ordine è stato notificato agli avvocati degli indagati e dei familiari della vittima.

La conferma dal Dna, le ossa ritrovate sono di Mara Favro

Nel caso della scomparsa e morte di Mara Favro, risultano indagati Vincenzo Milione, gestore della pizzeria Don Ciccio di Chiomonte, dove la donna lavorava, e Cosimo Esposito, ex pizzaiolo del locale. Entrambi sono accusati di omicidio e occultamento di cadavere. Mara Favro era scomparsa un anno fa, dopo aver terminato il turno di lavoro presso la pizzeria Don Ciccio. Le ricerche, protrattesi per mesi, hanno portato al ritrovamento dei resti ossei nei boschi di Gravere, in Valsusa. Gli inquirenti proseguono le indagini per chiarire le dinamiche della morte di Mara Favro e per raccogliere ulteriori elementi utili al processo. L’autopsia e gli altri accertamenti tecnici disposti dalla procura saranno fondamentali per fare luce sulle circostanze del decesso e per stabilire eventuali responsabilità.

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