Lettera da Vaie: parte una petizione al Comune contro la scarsa qualità dell’acqua

Lettera del 19 febbraio 2022.

Buongiorno, come è noto anche alle cronache, l’acqua di Vaie era la più buona della Valle. L’acqua viene rappresentata nello stemma del Comune, erano presenti nel paese diverse fonti e l’acqua era oligominerale, priva di sali, leggerissima, nota e invidiata nei comuni limitrofi. Era presente una fontana in via Martiri della Libertà presso cui c’era un continuo via vai di gente che veniva a prendere acqua, gratuitamente. In paese è presente un birrificio, insediatosi qui proprio per la qualità dell’acqua di montagna di Vaie. Così come fino al 2004 era presente la San Michele, che produceva acqua in bottiglia grazie a una delle fonti del paese.

Tutto questo non esiste più dal 2020. La fontana presso cui molti abitanti della Valle si rifornivano è stata chiusa, sostituita da un totem automatizzato della SMAT per fornire acqua a pagamento. L’acqua potabile dell’acquedotto, prima dolce e quasi insapore, ora è acre e imbevibile. Aprendo i rubinetti di mattina esala un distinto odore di cloro. Nonostante le bollette, salatissime, ci troviamo a dover anche acquistare l’acqua in bottiglia. Dopo ripetute segnalazioni sul gruppo social del paese di Vaie a riguardo dell’acqua imbevibile e l’odore e il sapore di cloro, anche sulla scorta dell’iniziativa dei residenti di Villar Focchiardo, noi sottoscritti segnaliamo la situazione agli Uffici del Comune e sottoponiamo la presente petizione.

Non ci basta sapere che l’acqua è controllata (e ci mancherebbe!) o che abbia parametri chimico fisico che rientrano negli intervalli previsti per legge (e ci mancherebbe!). Chiediamo il ripristino della piena potabilità dell’acqua (intesa anche come gusto), chiediamo di riavere un’acqua che si possa bere, senza essere più obbligati a comprare la minerale o avere in casa costosi depuratori. Per quanto sopra precisato, chiediamo di prendere tutti i provvedimenti in merito e abbiamo raccolto queste firme per poter tornare ad assaporare presto la nostra acqua di un tempo.

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