L’esordio del calcio a Susa: Vincenzo, Luciano e Mariolino Sibille talenti del football da serie A

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SUSA – Chi non ha mai tirato quattro calci al pallone? Lo hanno fatto veramente in tanti, anche dalle nostre parti. Dai prati di borgata, agli sterrati dell’inizio del secolo scorso, dai cortili alle piazze dei nostri paesi. Fino ad arrivare, quasi naturalmente, ai primi campetti. Rampa di lancio per gli impianti con le porte vere, quelle con le reti, e non più con i pali costituiti dalle giacche ammonticchiate. I Sibille in campo, hanno provato a “disputarla” questa partita, come una testimonianza diretta del vero calcio, il ricordo delle “piccole, immense storie”. Perché il football è anche campanile, borgata, gradinata di cemento, e dunque, il pallone ritorna alle sue origini, quand’era, semplicemente, gioco.

Il calciatore Vincenzo Sibille

VINCENZO SIBILLE

Ne è un esempio Vincenzo Sibille (1913-1997), atleta versatile e generoso. sportivo da sempre. Nel ’33 era già tesserato dalla Fidal per la categoria allievi, in preparazione alla XI ben tre medaglie d’oro. Lancio del giavellotto, salto con l’asta e salto in lungo. Era talentuoso e forte. Ed infatti, successivamente, fu calciatore nell’Unione Sportiva Susa, con il fratello Alessandro. Vincenzo fu poi allenatore e quindi presidente della società. Per le giovani generazioni dei Sibille “Censo”, una figura trainante e vero collante, un modello per molti, sportivi e non solo. Lui ha “iniziato” al gioco del calcio, in maniera molto coinvolgente, quasi tutti i nipoti. Aldo ed Emilio, Luciano e Mario. Nonché il primogenito Gianfranco e il nipote Mario Sergio. Ed ecco esordire nel 1950-1951, nell’Unione Sportiva Susa, in prima divisione, per le sue grandi qualità calcistiche, il mediano Mario Sibille (classe 1930), poi tesserato al Condove calcio, in predicato di passare all’Alessandria (in serie A). Esperienza che non poté attuare per un grave lesione al menisco.

GLI ANNI CINQUANTA

Poi negli anni dal 1952 al 1956 si mettono in luce giocatori come Luciano Sibille (classe 1931, fratello di Mario) soprannominato “Testina d’oro” per i suoi tantissimi gol segnati di testa su calcio d’angolo. Sempre in quegli anni, Aldo Sibille (classe 1934) già nelle giovanili del Susa, tesserato nell’Unione Sportiva Rivoli, fece parte della Nazionale Militare. Si procurò nella seduta di allenamento un serio infortunio che mise fine alla sua carriera di calciatore. Nel 1984-85 nel Susa in prima categoria emerge con gli altri talenti Mario Sergio Sibille “Mariolino”. Dal 1985 al 1987 la conduzione tecnica è di Gianfranco “Pancho”, suo padre, già allenatore delle giovanili.

Quaglino Mario

MARIO QUAGLINO

Non può mancare un doveroso pensiero anche a Mario Quaglino (1930-2009), che ha rappresentato per più di 45 anni, la società calcistica segusina. Per la sua fedeltà al club biancorosso nel 1987 è stato insignito del titolo “Cavaliere al merito della Repubblica” e nell’anno 2000 ha ricevuto il premio “Atleti Azzurri d’Italia” del CONI. Nel 2013 a lui è intitolato il nuovo campo sportivo al Priorale. E’ la storia dell’Unione Sportiva Susa iniziata nel lontano 1920. Il primo nome è Footbal Alta Italia – Susa. La squadra prende il nome dalla città che la ospita e veste i colori locali che sono il bianco e il rosso. La società sportiva ha vissuto momenti di fulgore scrivendo pagine sportive importanti nell’ambito piemontese. Una società che si vanta di aver coinvolto giovani generazioni di giocatori in gran parte a km 0.

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