VILLAR DORA – Parliamo di lingue e di Leonardo Chiariglione da Villar Dora. Il cinese mandarino lo parlano in 850 milioni di persone, lo spagnolo in poco meno della metà, l’inglese in appena 300 milioni. Chi parla una lingua non usa l’altra, tranne qualche milione di istruiti. Per unire il tutto arrivò, era la fine dell’Ottocento, uno studioso che mise in piedi l’esperanto. Un miscuglio di lingue, idiomi e dialettiche che a parte lui e alcuni amici nessuno usò mai. Ecco che nel mondo ognuno usa la sua lingua, ne conosce forse un’altra pochissimi si ingarbugliano con tre o quattro. Capirete bene che per comunicare in fretta e in tutto il mondo in questa era di velocità comunicativa non c’era uno strumento.
DA VILLAR DORA
Ora vi presentiamo l’inventore di questa lingua, un linguaggio elettronico. Si chiama Leonardo Chiariglione ed è nato ad Villar Dora. Poteva essere battezzato in modo diverso colui che ha cambiato il linguaggio delle comunicazioni sulla Terra? Dopo la maturità classica eccolo alla laurea in ingegneria elettronica a Torino. Quando cultura classica e rigore matematico si uniscono i risultati sono lì pronti ad esplodere. Ovviamente non in Italia da dove Chiariglione fuggì per lavorare presso l’Università di Tokyo. Da progetto nasceva progetto con idee e soprattutto realizzazioni. Eccovi degli acronimi MPEG-1, MPEG-2 e l’MP3.
COSA SONO?
In termine tecnico si chiamano standard, in pratica è il sistema per cui una musica e un video possono essere letti o trasmessi in tutto il mondo. Così chi vuole ascoltare una canzone o guardarsi un film può farlo nello stesso modo dalla Cina, al Polo Nord, così come ad Almese. Attenzione, Leonardo Chiariglione non è un genio solitario. Con lui lavora un team di esperti a volte anche 500, che dal 1988 si riunisce ogni tre mesi in diversi posti del mondo. A presiederlo è lui che tra assemblee plenarie e team di esperti lavora e discute sia di aspetti tecnici e normativi, sia delle modifiche da apportare. Adesso c’è il progetto futuro della radio digitale che eliminerà l’inconveniente della riduzione di qualità sonora, quando nel corso di una trasmissione il parlato si sovrappone alla musica. C’è poi lo studio dello standard audio da applicare alle televisioni di grande formato a schermo piatto e tante altre novità. Recita la Bibbia: “Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall’oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra”. Ecco, immagino l’ingegner Chiariglione che, dopo aver scalato la torre di Babele si siede e, messe le cuffiette, si ascolta una bella sinfonia in MP3.
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