Le prime foto del Moncenisio dall’alto

MONCENISIO – La Val Cenischia passa in un lampo a bordo dell’elicottero, ecco le splendide montagne del massiccio d’Ambin e il panorama mozzafiato che si perde all’orizzonte. Vendo la Punta di Ronce il Lamet, la Pointe de la Haie, la Pointe du Chapeau; si distinguono il Malamot e il Giusalet. Ecco il Colle del Piccolo Moncenisio e la Punta Clairy. Qui l’Italia di là la Francia, il confine geografico del 1947 oggi non ha importanza la natura, e la sua meraviglia, non sono classificabili politicamente. Un volo incredibile, sotto di me c’è solo l’incanto, il lago si sta stringendo a poco poco, tra poco sarà come prima del 1968 e arriverà al livello delle prime dighe del 1921; ora solo la neve.

ORTO BITANICO

Il lago del Moncenisio è sede di un interessante giardino botanico. La particolare combinazione di condizioni climatiche, esposizione e substrato geologico, ha permesso la conservazione di molteplici specie vegetali. Il valico alpino il privilegio di ospitare anche specie di grande interesse a livello europeo. Quelle che si possono osservare solo in poche località delle Alpi occidentali. E’ il caso della saponaria gialla o della Carex glacialis. Quest’ultima diffusa solo nelle zone artiche, le cui uniche popolazioni delle Alpi sono state scoperte proprio al Moncenisio nel 2004. Inoltre proprio qui, nel XVI° secolo, alcuni botanici descrissero per la prima volta alcune specie che ancora adesso recano l’epiteto specifico “Cenisia”. Come Campanula cenisia, Viola cenisia, Poa cenisia, Pedicularis cenisia, Koeleria cenisia e Nigritella cenisia. Altre specie che hanno poi cambiato nome: Ononis cenisia, Carex cenisia, Arabis cenisia. La sua gestione fa capo al confinante Parco della Vanoise.

IL COLLE

Il Colle del Moncenisio si trova appena al di là del confine francese. E’ a 2083 metri di quota, tra una cornice di montagne imponenti. Terra di confine tra l’alta Maurienne, la val Cenischia e la Valsusa. Il nome Moncenisio pare derivare dalla congiunzione delle parole Monte e ceneri. A quanto pare, infatti, vi si ritroverebbero delle tracce di un antico incendio che aveva ridotto i boschi circostanti in cenere. Dalla strada di valico prende il nome anche il comune, che in francese è reso come Mont-cenis. Dopo la Seconda guerra mondiale l’intero colle del Moncenisio rientra nei confini francesi. La strada transfrontaliera unisce però ancora oggi Italia e Francia. Nel Bel Paese è la SS25 del Moncenisio, in territorio transalpino è denominata RD (Route départementale) 1006. Appena oltrepassato il confine, nella Savoia francese troviamo il Lago del Moncenisio, uno specchio d’acqua artificiale risalente a inizio Novecento. L’originale lago glaciale fu ampliato grazie a una diga costruita nel 1921, poi ampiamente rinnovata con materiale naturale nel 1968.

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