RIVOLI – L’Ambulatorio per la terapia Monoclonale anti Covid dell’Ospedale di Rivoli protagonista della puntata di Agorà, Rai Tre, di venerdì 4 febbraio. Giovanni Pivano, direttore della struttura di Medicina, spiega applicazione ed efficacia dei farmaci monoclonali e delle altre terapie farmacologiche oggi a disposizione, che possono ridurre l’ospedalizzazione dei malati di Covid fino a circa l’80%. Il servizio parte dal minuto 0.50 circa. La terapia con anticorpi monoclonali è una forma di immunoterapia che utilizza anticorpi monoclonali (mAb) per legarsi in modo monospecifico a determinate cellule o proteine . L’obiettivo è che questo trattamento stimolerà il sistema immunitario del paziente ad attaccare quelle cellule. In alternativa, nella radioimmunoterapia una dose radioattiva localizza una linea cellulare bersaglio, fornendo dosi chimiche letali.
LA TERAPIA
Più recentemente gli anticorpi sono stati utilizzati per legarsi a molecole coinvolte nella regolazione dei linfociti T per rimuovere le vie inibitorie che bloccano le risposte dei linfociti T. Questo è noto come terapia del checkpoint immunitario. È possibile creare un mAb specifico per quasi tutti i bersagli extracellulari /di superficie cellulare. Sono in corso attività di ricerca e sviluppo per creare anticorpi per malattie (come artrite reumatoide, sclerosi multipla, morbo di Alzheimer, Ebola e diversi tipi di cancro). La terapia con anticorpi monoclonali può rivelarsi benefica per il cancro, le malattie autoimmuni e i disturbi neurologici che provocano la degenerazione delle cellule del corpo, come il morbo di Alzheimer. La terapia con anticorpi monoclonali può aiutare il sistema immunitario perché il sistema immunitario innato risponde ai fattori ambientali che incontra discriminando le cellule estranee dalle cellule del corpo. Pertanto, le cellule tumorali che stanno proliferando a velocità elevate o le cellule del corpo che muoiono e che successivamente causano problemi fisiologici non sono generalmente mirate in modo specifico dal sistema immunitario, poiché le cellule tumorali sono cellule del paziente.
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