La TV che non si vede sulla montagna del Piemonte: impegno del governo per far arrivare il segnale

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PIEMONTE – La TV che non si vede sulla montagna del Piemonte: impegno del governo per far arrivare il segnale.

TV CHE NON SI VEDE, UNCEM: IMPEGNO FORTE DI GOVERNO E PARLAMENTO PER DARE A TUTTI IL SEGNALE

Voglio ringraziare il Ministro Urso che in Parlamento, in Commissione di Vigilanza Rai, ha ribadito che occorre garantire ai cittadini, in tempi di riordino del sistema frequenziale, la corretta ricezione del segnale televisivo. Il Ministro delle imprese e del Made in Italy ha detto che è impegnato come dicastero affinché la copertura del segnale televisivo sia assicurata a tutti i cittadini ovunque essi risiedano. Una copertura sia col digitale terrestre sia col satellite di tivùsat. Un argomento, quello della complementarità tra digitale terrestre e satellite, che sta molto a cuore a milioni di famiglie che vivono in zone montane, dove il segnale del digitale terrestre non riesce ad arrivare ovunque. Poco più di un mese fa ho avuto la mia ultima interlocuzione con il Gabinetto del Ministro“.

I RIPETITORI

Servono altre risorse per adeguare i ripetitori del digitale terrestre e, dove questo non può proprio arrivare, agevolare l’istallazione della piattaforma satellitare gratuita tivùsat. Venti milioni di euro devono andare Comuni, anche attraverso le Comunità montane e le Unioni montane. Devono essere loro, che conoscono le problematiche del territorio, a individuare lo strumento più efficiente: ammodernare l’impianto digitale terrestre o salire a bordo del satellite di tivùsat. Solo così si potrà risolvere il problema della ricezione della tv gratuita in tutta Italia“. Lo ha detto il Presidente Uncem Marco Bussone.

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