La Sacra di San Michele e la fiction “Il nome della Rosa”

S.AMBROGIO – La fiction de “Il nome della Rosa” ha nuovamente dato risalto al romanzo scritto nel 1980 da Umberto Eco. Oltre al libro, è il momento di scoprire la Sacra di San Michele. Maestosa abbazia che ha ispirato la scrittura dell’opera. La fiction TV “Il nome della rosa” è stata girata a Cinecittà. Per l’esterno è stata scelta proprio anche la Sacra di San Michele. Con il suo profilo unico, simbolo di spiritualità ma anche di turismo. Racchiude oltre un millennio di storia. Dall’alto dei suoi torrioni si può ammirare Torino e l’intera Valsusa. Al suo interno, nella chiesa principale del XII secolo, sono sepolti membri di Casa Savoia. Tra gli elementi da ammirare ci sono la statua di San Michele, lo Scalone dei Morti col Portale dello Zodiaco e la Torre della Bell’Alda.

LA STORIA

La Sacra di San Michele è un complesso architettonico collocato sul monte Pirchiriano, all’imbocco della Valsusa. L’origine della costruzione è datata tra la fine del decimo e l’inizio dell’undicesimo secolo. L’ingresso è uno solo: la Scalone dei Morti. Lo si raggiunge a piedi, questo complesso architettonico, attraverso due percorsi. Uno che la collega all’abitato di Chiusa di San Michele, e uno che la collega all’abitato di Sant’Ambrogio. Oppure, vi si può salire anche attraverso la via ferrata Carlo Giorda che parte ai piedi del monte Pirchiriano. La Sacra di San Michele è il simbolo del Piemonte ed è stata costruita tra il 983 e il 987. Secondo la leggenda fu lo stesso San Michele a chiedere al vescovo di edificare l’abbazia. Il mito narra che in quei giorni tutta la legna raccolta e depositato scomparve, per ricomparire proprio sopra il monte Pirchiriano.

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