La Giornata del Patrimonio Archeologico della Valsusa: il Mulino di Salbertrand

VALSUSA – La Giornata del Patrimonio Archeologico della Valsusa.

LA GIORNATA DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALSUSA

Per il tredicesimo anno consecutivo ecco una domenica con la Giornata del Patrimonio Archeologico della Valle di Susa. I comuni della Valsusa, in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, organizzano per domenica 25 settembre gli incontri culturali nei siti. Sono quattordici le località della valle che apriranno i loro spazi archeologici con la possibilità di accompagnamenti guidati gratuiti. L’Archeologia e la storia aperte al grande pubblico. Il tema di quest’anno è “Energie e vita”. In ognuno dei siti archeologici che aderiscono all’iniziativa sarà creato un collegamento, quindi la Preistoria, l’Età Romana, il Medioevo e l’Età Moderna.

IL MULINO

Il mulino idraulico di Salbertrand è uno dei più interessanti e meglio conservati dell’Alta Valle di Susa, l’unico a contenere ancora le macchine originali di varie epoche. Esso consente di ripercorrere 800 anni di storia dell’utilizzo dell’acqua, dai diritti feudali di molitura all’arrivo della corrente elettrica. Il mulino, detto del Martinet, iniziò probabilmente la sua attività intorno all’anno 1000 come forgia, per poi trasformarsi nel 1200 in opificio idraulico con molteplici funzioni: mulino da cereali, pesta per la sfibratura della canapa, follone da drappi. La prima traccia di questo mulino si ritrova su una pergamena datata 5 giugno 1298, si trattava di un mulino bannale ed apparteneva alla famiglia signorile degli Allemandi. Passò più volte di proprietà, fino ad essere acquistato dalla Comunità di Salbertrand, che ne ottenne il pieno possesso, libero da ogni spettanza signorile da parte del Delfino, con la carta del 1459.

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