Una spettacolare mongolfiera volerà sul “Meliga Day” di Sant’Ambrogio

Sant'Ambrogio, il Meliga Day

S.AMBROGIO – Il calendario del “Meliga Day” è davvero ricchissimo e prevede numerosi eventi a Sant’Ambrogio. La più importante fiera regionale delle “paste di meliga”. Si svolge a Sant’Ambrogio da oggi, sabato 29 settembre, fino a domenica, sarà all’insegna del gusto, della cultura, della musica e del divertimento. La novità di quest’anno sarà la spettacolare mongolfiera che porterà grandi e piccini. Il volo sarà per ammirare la bellezza della Valsusa e della Sacra di Michele. Da sempre vigile sentinella sul paese e simbolo della valle. Domenica, dal prato di via Rubatera, sarà possibile levarsi in volo, salendo sulla mongolfiera che dalle 14 alle 17.30 si alzerà in cielo e sorvolerà la sagra e i suoi profumi.

LA FIERA REGIONALE

Un intero paese, Sant’Ambrogio, ogni anno a settembre si mobilità in occasione della sagra che promuove i tipici biscotti a base di farina di mais. Le rinomate paste di meliga. Un’organizzazione complessa quella dell’evento che, a cura della amministrazione comunale. Coinvolge in realtà l’intero paese: le associazioni e tantissimi cittadini collaborano alla imponente macchina organizzativa, che permetterà di accogliere le migliaia di visitatori attesi. E tra un volo e l’altro in mongolfiera si potranno degustare in più punti durante la manifestazione le famose paste di meliga, si potrà addentrarsi negli stand espositivi fra arte e artigianato, musica e cultura, nella fiera regionale che quest’anno ha raggiunto la sua undicesima edizione.

Sant'Ambrogio, il Meliga Day

LE PASTE DI MELIGA

Le paste di meliga (in piemontese paste ‘d melia) sono un biscotto frollino tipico del Piemonte e, in particolare, del cuneese, del biellese e bassa Valsusa. Sono dolci a base di farina di frumento, farina di antico mais piemontese (melia o meira in piemontese), burro, zucchero, miele, uova, e scorza di limone. Di origine antica, si vuole che siano nati per necessità di fronte ad un cattivo raccolto che aveva fatto salire alle stelle il prezzo del frumento. I fornai cominciarono quindi a mescolare il fior di farina, oggi definito farina 00. Anche con il fumetto di mais, cioè con la farina ricavata dal mais macinata finissima, del tipo non utilizzabile per la polenta ma destinata a confezionare dolci. La peculiarità della macinazione molto fine favorisce la realizzazione di un biscotto dal gusto particolarmente definito e di struttura molto friabile.