La crisi industriale in Valsusa è costata 1800 posti di lavoro

industria

CONDOVE – Una perdita di 1.794 posti di lavoro più uscite facilitate e altre soluzioni, pari al 33,5% del totale, nelle 57 aziende della Val di Susa monitorate dalla Fiom Cgil: i dati sono stati forniti oggi a Una perdita di 1.794 posti di lavoro, pari al 33,5% del totale, nelle 57 aziende della Valsusa monitorate dalla Fiom Cgil: i dati sono stati forniti oggi a Condove dal sindacato in occasione di un’assemblea pubblica dei metalmeccanici, con oltre 200 presenze, per discutere della crisi industriale della valle.

La crisi Savio

Nel 2008, è stato riferito, le aziende oggetto del monitoraggio avevano 5.343 addetti, qui nel 2013 4.127, a marzo 2017 3.549. Tra gli ultimi casi è stato messo in luce quello della Savio, azienda di serramenti di Chiusa San Michele, che ha aperto la procedura per la riduzione di personale, con il licenziamento di 82 dipendenti degli attuali 304, nonostante abbia ancora la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali. Esempi virtuosi citati sono stati quelli del Gruppo Cln, che ha rilevato la Lucchini (ex Vertek) di Condove con i 98 lavoratori, e del Gruppo Tiberina, che ha deciso di acquisire aziende nel torinese per le competenze dei lavoratori nel settore automotive.

La voce della Fiom

“È stata un’assemblea molto positiva – affermano Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, e Edi Lazzi, della Fiom-Cgil di Torino – per la presenza di tanti lavoratori e delle istituzioni della Valle. La Savio deve ritirare i licenziamenti”. dal sindacato in occasione di un’assemblea pubblica dei metalmeccanici, con oltre 200 presenze, per discutere della crisi industriale della valle.

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