Insulti dagli spalti di un papà, il Venaus ritira la squadra dal campo

VENAUS – Succede che due società calcistiche siamo amareggiate e i giocatori, ragazzini di 12 anni confusi. E’ il risultato dell’atteggiamento di un torinese, genitore di un ragazzo del Lascaris che prima ha inveito contro suo figlio, poi ha insultato il dirigente arbitro e il ragazzino segnalinee incitando alla violenza in un crescendo di rabbia. Si stava per sfiorare la rissa perché i genitori lì accanto non ne potevano più. Non è capitato nulla solo per il buonsenso degli altri. Il  mister del Venaus, tra i più esperti nel mondo calcistico valsusino, ha fermato il gioco e ha deciso di ritirare la squadra e non proseguire.

La reazione della squadra valsusina è affidata al presidente del Venaus Francesco Bailo: “Il Lascaris non c’entra nulla, sono una società seria, erano anche loro dispiaciuti e il loro mister ha cercato di far di tutto per allontanare quest’unico genitore che però ha avvelenato il clima. Sono pienamente d’accordo con la scelta del nostro allenatore, bisogna lanciare segnali quando ne abbiamo la possibilità: ora forse avremo la partita persa a tavolino per aver ritirato la squadra ma non importa, non è la classifica che conta in questi casi”.

Il presidente del Lascaris Vincenzo Gaeta è sconsolato: “In società abbiamo 500 famiglie e qui si tratta di un’unica persona dal comportamento ingiustificabile anche se a mio parere si poteva portare a termine il match perché comunque non c’è stata alcuna rissa. I nostri genitori hanno fatto di tutto per placare gli eccessi di questa persona. Lunedì in ogni caso al posto dell’allenamento convocherò tutti i genitori della squadra perché quello che è accaduto è inaccettabile. Mi dispiace soprattutto per i bambini che erano andati lì per giocare”.