BRUZOLO – La Pro Loco ha festeggiato l’Epifania inaugurando venerdì mattina, 6 gennaio, sul piazzale della “porta nobla” il pannello fotografico “Lu castel e sa gian”. Il quarto pannello storico di “Berzeul ‘n vir” è stato sistemato sotto l’arco dello storico castello. Il borgo ha ora una gigantografia da festeggiare con una didascalia scritta dalla professoressa Lidia Torretta Marconcini: “La torre erge sicura tra vecchie mura sulle rudi vite di lotta, di sacrificio, di lavoro, di rare gioie, di molti dolori, di penose vecchiaie e di rassegnata accettazione”. Il pannello sistemato della Pro Loco non ha l’ambizione storica di percorrere l’evoluzione delle vicende del più noto castello della valle di Susa ma del recupero della memoria in ambito etnografico.
IL CASTELLO
Nel Castello di Bruzolo venne firmato il 25 aprile 1610 il Trattato di Bruzolo tra gli emissari di Enrico IV re di Francia, Claude de Bullion e François de Bonne de Lesdiguières, e Carlo Emanuele I duca di Savoia. Il castello di Bruzolo è fra i più interessanti castelli in Valle di Susa. Fu sede nel 1610 della firma del Trattato di Bruzolo, un’importante alleanza matrimoniale e militare tra Regno di Francia e Ducato di Savoia. Nel suo nucleo più antico risale almeno al feudo dei Bertrandi, istituito da Tommaso I di Savoia nel 1227. Ancora circondato in parte da prati e vigneti, è situato a metà del pendio alluvionale del paese. Nel 2015 l’edificio principale, appartenuto in ultimo alla famiglia Marconcini, è stato acquisito dallo Stato per il suo interesse storico-artistico e affidato alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Torino. Abitato ancora oggi, se uno sguardo superficiale può essere ingannato dal parziale interramento dovuto alle alluvioni, in realtà la sua struttura è piuttosto ampia.
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