BARDONECCHIA – Il valsusino Luca Anselmo, biologo e guida ambientale, pubblica il ritrovamento di un particolare ortottero. Scrivono dall’Ente di Gestione dei Parchi delle Alpi Cozie: “La Valle di Susa, per quanto fortemente antropizzata ĆØ estremamente ricca di biodiversitĆ . E forse proprio la vicinanza con Torino e la comoditĆ per raggiungerla l’ha sempre resa una zona molto studiata. Ancora oggi ĆØ protagonista di molti ritrovamenti, in alcuni casi nuove specie, in altri riconferme dalla presenza di specie date per scomparse, non solo animali, soprattutto invertebrati, ma anche vegetali come nel caso di alcune orchidee. Luca Anselmo, valsusino, grande conoscitore del territorio e instancabile ricercatore, non la smette mai di sorprenderci! Il 13 novembre pubblicava un post sul ritrovamento di un particolare ortottero Arcyptera alzonai, individuato la scorsa estate, anche grazie al suo canto, in un piccolissimo sito a Bardonecchia dove non era stata piĆ¹ documentata dal 1946. Le sue scoperte non finiscono qui. Su Piemonte Parchi un interessante articolo sulla scoperta di nuove specie in Piemonte“.
LA PUBBLICAZIONE SUL JOURNAL OF NATURAL HISTORY
Scrive Luca Anselmo sul suo profilo Facebook. “Di nuovo a parlare di cavallette (per ora!) ed in particolare per festeggiare la pubblicazione sul Journal of Natural History di un piccolo studio autofinanziato che ho effettuato negli scorsi inverni nell’oasi xerotermica di Foresto, nei mitici Parchi Alpi Cozie. L’obiettivo era quello di censire l’eventuale presenza di specie di Ortotteri attive in inverno. Un periodo piuttosto inconsueto per cercare cavallette e grilli. Qualche valsusino mi ha anche beccato col retino su e giĆ¹ per i prati (apparentemente spogli di insetti) e gentilmente a evitato di darmi del cretino”.
I RISULTATI
Conclude Luca Anselmo. “I risultati (che ho pubblicato sulla rivista) indicano che nelle giornate invernali asciutte sono attive ben 4 specie. Di alcune di queste non era documentata la possibilitĆ di sopravvivere come adulti fino a fine inverno. Ed una di queste specie non era stata ancora stata osservata nell’oasi. Per non farla tanto lunga, questo studio mi ĆØ servito per fare una “fotografia” al periodo attuale, per poi effettuare confronti in futuro. Dato che il comprovato riscaldamento climatico a cui stiamo assistendo potrĆ facilmente avere effetti su queste specie e le comunitĆ di ortotteri un po’ dovunque. Grazie di cuore ai tantissimi che condividono e sostengono lo studio della nostra ricchissima biodiverstĆ valsusina!”
Foto di Luca Anselmo.
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