Il Soccorso Alpino ha ripreso le ricerche dell’aereo ultraleggero disperso da ieri

TORINO – Il Soccorso Alpino ha ripreso le ricerche dell’aereo ultraleggero disperso da ieri. Scrive: “Sono riprese questa mattina le operazioni di ricerca del velivolo scomparso ieri nella zona di Ceresole Reale (To). Al momento le condizioni meteo presentano nebbia molto fitta e nevischio per cui le ricognizioni aeree sono sospese e anche le perlustrazioni da terra. Presso il Centro Operativo Comunale aperto dalla Protezione Civile si sta svolgendo un lavoro di strategia volto a individuare possibili rotte seguite dall’aereo per stabilire delle zone prioritarie di ricerca sul terreno“.

IERI POMERIGGIO

Le ricerche ieri pomeriggio si sono concentrate sopra Ceresole Reale nella zona indicata dalle coordinate Gps del luogo dove sarebbe scomparso il velivolo. Decollato dall’aeroporto di Cuneo Levaldigi, era diretto a Ginevra in Svizzera con una sola persona a bordo. Il Soccorso Alpino informava: “I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sono stati attivati questo pomeriggio per un velivolo disperso nella zona di Ceresole Reale (TO). Si tratterebbe di un aeroplano monomotore decollato dall’aeroporto di Levaldigi (Cn) e diretto nella zona di Ginevra. Le ultime coordinate trasmesse dal velivolo sono riferite alla zona delle Cascate del Dres, a monte di Ceresole Reale, pochi minuti dopo le 11. Al momento le condizioni meteorologiche in zona sono negative per una ricognizione dal cielo, una squadra a piedi sta salendo verso il punto indicato dalle coordinate per individuare eventuali tracce dell’aereo. Nel frattempo i Carabinieri stanno cercando di verificare le celle telefoniche agganciate dal cellulare del pilota, l’unico passeggero a bordo, nella speranza di ottenere ulteriori indicazioni per le ricerche. Stanno collaborando alle operazioni i Vigili del Fuoco”.

IERI IN SERATA

“Aggiornamento da Ceresole Reale (TO). Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese hanno perlustrato, con esito negativo, la porzione di montagna nella zona indicata dalle coordinate GPS in cui sarebbe scomparso l’aereo ultraleggero disperso da questa mattina. Le condizioni meteo hanno notevolmente ostacolato le operazioni perché l’area è interessata da fitta nebbia e nevischio. Nel frattempo, sono stati interpellati i guardiani della diga del Lago Serrù che nel corso della giornata non hanno visto né udito tracce del velivolo. Al momento, la squadre stanno rientrando verso valle perché il buio rende ulteriormente complesse le ricognizioni. In serata verrà organizzato un briefing con i Vigili del Fuoco per stabilire una strategia operativa per la giornata di domani”.

IL SOCCORSO ALPINO PUÒ ESSERE CONTATTATO CON IL 112

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è un servizio di pubblica utilità del Club Alpino Italiano. Può essere contattato con il numero di emergenza unico 112. Le finalità sono molte. Il soccorso degli infortunati, delle persone in pericolo e il recupero dei caduti nel territorio montano. In particolare nel sottosuolo e nelle zone impervie del territorio nazionale il CNSAS contribuisce alla prevenzione e alla vigilanza degli infortuni. Opera inoltre nell’esercizio delle attività connesse in queste zone e nel concorrere al soccorso in caso di calamità, in cooperazione con le strutture della Protezione Civile. Nell’ambito delle proprie competenze tecniche e istituzionali è una struttura operativa del servizio nazionale della protezione civile. E’ inoltre affidata la funzione di coordinamento nel caso di intervento di diverse organizzazioni di soccorso in ambito alpino o in ambiente impervio od ostile.

IL SOCCORSO ALPINO

Il Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si articola sul territorio attraverso 21 servizi costituiti ognuno per ogni regione o provincia autonoma dello Stato italiano. Ad essi convergono 31 delegazioni alpine e 16 delegazioni speleologiche, che a loro volta racchiudono i nuclei operativi. Questi sono chiamati stazioni, cui spetta il compito di portare soccorso. Le stazioni alpine sono 242, mentre quelle speleologiche sono 27. Le operazioni di soccorso in montagna e in ambiente impervio si basano sul lavoro di specialisti, in grado di garantire il successo delle missioni di soccorso. Per garantire un elevato standard d’intervento tutti gli operatori devono sottoporsi a un dettagliato piano formativo.

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