Il santuario di San Pancrazio a Vaie

Santuario di San Pancrazio a Vaie

VAIE – Il santuario di San Pancrazio a Vaie. È l’antica chiesa parrocchiale di Vaie. Da metà ‘800 è assurta a rango di santuario per un voto fatto dalla comunità durante l’epidemia di colera asiatico nel 1877. L’edificio è immerso nei boschi e domina dall’alto l’abitato di Vaie e la Valsusa. All’interno la spiritualità è testimoniata da una bella collezione di ex voto. Nel 2000 sono stati eseguiti interventi di consolidamento e restauro del campanile e parte delle fondamenta. Sono stati finanziati dalla popolazione e seguiti dalla Confraternita della SS. Trinità.

LA STORIA

La comunità vaiese ha origini nella preistoria. Lo attestano con certezza i ritrovamenti archeologici di circa cent’anni fa. Ci rimandano ad un villaggio o forse ad un piccolo centro di lavorazione della pietra della tarda età del bronzo. Sorto fra i massi, al riparo dai forti venti e rialzato dalle paludi del fondovalle. Proprio lì, fra le località Pradera e Baità, dove ancor oggi si scorgono antichi terrazzamenti agricoli, il sito roccioso abbandonato dai suoi abitanti diviene poi fin dall’età romana sede di una cava di gneiss. Questa fornisce ad Augusta Taurinorum, la città di Torino, i selciati delle strade e più tardi colonne e arredi urbani.

Vaie, terra di confine tra i regni franco e longobardo, è testimone della vittoria di Carlo Magno su re Desiderio nel 773 dopo Cristo. E proprio fra i suoi sentieri di montagna sarebbe da individuarsi il leggendario percorso che ha consentito al futuro imperatore di aggirare i muraglioni delle Chiuse d’Italia e di prendere alle spalle il nemico.

DALL’ABBAZIA DI SAN GIUSTO A QUELLA DELLA SACRA

Con il nome di “Vaga” il paese è citato nel diploma di donazione di San Giusto di Susa dell’anno 1029. Con il quale il Marchese Manfredi donò a quel monastero un terzo della Val di Susa. Tale diploma fu confermato, tra gli altri, dall’imperatore Corrado II nel 1037 e da Tommaso I di Savoia nel 1212. Il paese rimane sotto l’influenza degli Arduinici, poi Conti di Savoia, e dei Benedettini di Susa durante il periodo in cui presumibilmente vengono costruiti la sua chiesa primitiva ed il campanile. Il dominio passa poi dall’abbazia di San Giusto a quella della Sacra, sia nel potere spirituale che in quello temporale, quest’ultimo esercitato dal Castellano di S.Ambrogio.

NASCE IL COMUNE

E’ probabile che la comunità acquisisca la sua prima indipendenza nel corso del ‘600. Con la decadenza dell’abbazia della Sacra e la conseguente accelerazione del processo di autonomia dei paesi ad essa assoggettati. Ne è testimonianza la costruzione, nel 1677, dell’edificio municipale. È posto nel cuore del centro storico ed oggi sede del museo laboratorio di archeologia, capolinea del percorso didattico che si snoda tra le rocce ed i boschi.

LA PARROCCHIALE ROMANICA DI SANTA MARGHERITA

Il ‘700, per “Vajies”, è quello della trasformazione definitiva della vecchia parrocchiale romanica di Santa Margherita. Risalente all’XI secolo, era di modestissime dimensioni e costruita sulla viva roccia. Diversi sono stati nel corso della sua storia i rimaneggiamenti per adeguarla alle mutate necessità. E nel 1764, quella che viene consacrata dal vescovo di Pinerolo, Giovanni Battista D’Orliè dei marchesi di Saint-Innocent, ha infine i caratteri dell’attuale costruzione di tipo barocco. Con all’interno ricche strutture decorative che compongono un insieme assai festoso in legno e stucco dorato.

IL VOTO A SAN PANCRAZIO

Un secolo dopo, nel 1856, con l’avvenuta costruzione della nuova parrocchiale situata in pianura, al centro dell’abitato, la chiesetta rimane a guardia del suo vecchio cimitero. Ma l’affetto popolare la riporta agli onori poco più di un ventennio dopo. La tradizione vuole che nel 1877, colpita da grave epidemia, la popolazione vaiese faccia voto a San Pancrazio. Ottenuta la cessazione della malattia dedichi al martire la vecchia chiesa. Nel 1899 viene fondata la Confraternita della SS.Trinità, detta Compagnia di San Pancrazio. A tutt’oggi si occupa del piccolo santuario.

I RITI DI SAN PANCRAZIO

E’ stato così che, alla tradizionale celebrazione della festa patronale di Santa Margherita, fissata per il 20 luglio, Vaie ha ben presto accostato una seconda importante ricorrenza. Quella del 12 maggio, con solenni riti in onore di San Pancrazio e la celebrazione della messa. Intorno al 1970 viene messa in scena a cura della pro Vaie la prima rievocazione storica del martirio, costituita da un buon numero di persone in costume d’epoca romana, tra cui soldati e centurioni, che insieme alla processione religiosa, fra canti e preghiere, accompagnano dalla parrocchiale al santuario la statua in gesso e il giovinetto chiamato ad impersonare il santo. Una tradizione arricchitasi nelle edizioni successive di nuovi abiti, di personaggi e di scenografie suggestive.

Testi tratti dal sito Vayes.

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