Al primo Festival del Folklore di Susa nel 1957 ci furono 5 mila spettatori

festival folklore di susa

SUSA – Correva l’anno 1957 e in scena andava il primo Festival del Folklore di Susa. La Castagna d’oro, Festival del Folklore delle Valli della Provincia di Torino, cominciava la lunga avventura che quest’anno vedrà i gruppi in piazza della Repubblica. C’era poco di internazionale e molto di locale sul palco. I comuni della Valle e le loro fanfare fecero da apripista ad una rassegna che crebbe di anno in anno. Intanto quella domenica ad assistere al primo Festival del Folklore di Susa furono in cinquemila.  Si legge sulla cronaca dell’epoca, condita e un po’ retrò. “Un concorso maggiore di gruppi folkloristici e di folla entusiasta non si era mai avuto a Susa. Il merito del successo del I° Festival del Folklore delle Valli della Provincia di Torino Castagna d’oro 1957. Va interamente ai dirigenti della Pro Susa ed in primo luogo al suo Presidente Giulio Fabiano. Hanno curato in modo del tutto eccellente l’organizzazione di ogni particolare della manifestazione. II maltempo minacciava, al levarsi di domenica scorsa, di aprire le cateratte del cielo, dopo mesi di siccità. Arrischiando di compromettere l’esito di questo primo festival folkloristico che si svolgeva proprio il giorno della festa patronale della nostra città, ma il sole riappariva tosto“.

LA PRIMA EDIZIONE DAVANTI AL MUNICIPIO

Dopo i febbrili preparativi delle giornate precedenti, in cui si era provveduto ad erigere il palco delle danze di fronte al Municipio e ad imbandierare le vie cittadine. Susa aveva assunto un aspetto festoso. Da tutti era attesissimo l’arrivo dei gruppi folkloristici e delle bande musicali. Da tutti era attesissimo l’arrivo dei gruppi folkloristici e delle bande musicali. Giungevano preceduti delle singole bande musicali. San Giorgio, col gruppo dei suoi sette spadonari vestiti di bianco e rosso. Poi Giaglione, anch’esso coi suoi spadonari dai copricapi monumentali e preceduti da una donna recante in testa una torre di oltre un metro e mezzo formata di fiori. Ecco Bussoleno, col complesso dei suoi famosi coristi del CAI UGET. Meana, Chiomonte, Ulzio, Bardonecchia, Novalesa, Venalzio, cogli spadonari e le ragazze che recavano le lettere formanti i loro paesino. La sfilata pomeridiana si snodava nuovamente attraverso le vie cittadine fra due ali ancor più numerose e plaudenti del mattino. Dietro il gonfalone, il Sindaco Favro, il Presidente della Pro Susa, l’avv. Colombino consigliere anziano dell’EPT, il sen. Marconcini, il cay. Matossi l’Orsa, i consiglieri della Pro Susa”.

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IN CINQUEMILA ALLE ESIBIZIONI

“Al suono delle bande musicali, di cui quella di Susa marciava in testa, e delle orchestre tipiche, i gruppi di ragazze accompagnandosi ai cavalieri anche essi in costume rinnovavano il successo riscosso mattino, suscitando incondizionata ammirazione. Sul palco appositamente eretto in Via Palazzo di Città avevano poi luogo le esibizioni dei singoli gruppi. Questa via cittadina era gremitissima di folla si calcola che un 5 mila persone abbiano assistito alla manifestazione. Ogni balcone, ogni finestra, ogni andito, i portici, ovunque folla plaudente. Sul balcone municipale la giuria attendeva di emettere il suo verdetto“.