Il Novecento di Luigi Pirandello rivive a Coazze

Pirandello a Coazze(foto Liliana Goncean)

COAZZE – Si ĆØ svolta domenica 19 luglio “Ognuno a suo modo: la villeggiatura di Pirandello a Coazze“. E’ la 14ĀŖ edizione organizzata dall’Associazione Le vie del tempo. A Coazze per un giorno si ĆØ respirata l’atmosfera del Novecento. Costumi e regia con la scenografia diĀ  Villa Tosco. La storia.Ā Luigi Pirandello trascorre con la famiglia un intenso periodo di vacanza a Coazze in Val Sangone. Era la tarda estate del 1901, su invito della sorella Lina e del cognato Calogero de Castro. Durante questa lunga villeggiatura annota ā€œIl taccuino di Coazzeā€. Un quadernetto che si riempie di citazioni, personaggi, disegni e descrizioni che parlano della gente e della natura di Coazze. Questi riecheggiano in alcune novelle, nel romanzo ā€œSuo maritoā€, nella poesia ā€œCargioreā€ e nel titolo dellā€™opera teatrale ā€œCiascuno a suo modoā€.

GLI SCRITTI

Il suo primo grande successo fu merito del romanzo Il fu Mattia Pascal, scritto nelle notti di veglia alla moglie paralizzata alle gambe. Il libro fu pubblicato nel 1904 e subito tradotto in diverse lingue. La critica non diede subito al romanzo il successo che invece ebbe tra il pubblico. Numerosi critici non seppero cogliere il carattere di novitĆ  del romanzo, come d’altronde di altre opere di Pirandello. PerchĆ© Pirandello arrivasse al successo si dovette aspettare il 1922, quando si dedicĆ² totalmente al teatro. Lo scrittore siciliano aveva rinunciato a scrivere opere teatrali, quando l’amico Nino Martoglio gli chiese di mandare in scena nel suo Teatro Minimo presso il Teatro Metastasio di Roma alcuni suoi lavori: Lumie di Sicilia e l’Epilogo, un atto unico scritto nel 1892.

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(foto Liliana Goncean)