TORINO –Ā Il Grattacielo della Regione illuminato di arancione contro la violenza sulle donne.
IL GRATTACIELO DELLA REGIONE
Da ieri e per tutta la settimanaĀ lāinsegna del Grattacielo della Regione PiemonteĀ ĆØĀ retroilluminata di arancioneĀ in segno diĀ adesione alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorrerĆ sabato 25 novembre. “Fatti come quelli che in questi giorni sono sulle prime pagine dei giornali e aprono i telegiornali – commentano il presidenteĀ Alberto CirioĀ e lāassessore alle Pari OpportunitĆ Ā Chiara CaucinoĀ – dimostrano che in Italia, ma non solo, cāĆØ ancora davvero molto da fare per combattere la piaga della violenza contro le donne. Per quanto riguarda il Piemonte ricordiamo che esiste una rete di Centri antiviolenza e di Case rifugio molto efficace e che risulta essere una delle migliori in Italiaā.
I CENTRI ANTIVIOLENZA
I 21 Centri antiviolenza attivi sul territorio (gli indirizzi sono reperibili suĀ https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/diritti/antiviolenza/centri-antiviolenza-mappe-attivita-per-donne-vittime-violenza) sono punti di ascolto e luoghi di accoglienza e sostegno delle donne, e dei loro figli minorenni, che hanno subito violenza o che si trovano esposte alla minaccia di ogni forma di violenza, indipendentemente dal luogo di residenza. Offrono gratuitamente protezione sociale, percorsi di reinserimento ed interventi socio-sanitari, garantiscono funzionalitĆ e sicurezza e operano in raccordo con gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali e gli organismi pubblici e privati che si occupano della violenza di genere tramite la stipula di protocolli ed accordi operativi. I protocolli sono stipulati anche con associazioni esperte di violenza di genere nelle varie culture e di mutilazioni genitali femminili, al fine di garantire le donne di origine straniera e provenienti da altre culture. Le donne seguite nel 2022 sono state 3.453, e per ciascuna di esse ĆØ stato predisposto un progetto personalizzato e concordato di uscita dalla violenza. Le 11 Case rifugio hanno ospitato lo scorso anno 62 donne. La rete territoriale di accoglienza si avvale inoltre di soluzioni di accoglienza per lāemergenza (primo livello) e di reinserimento a conclusione del percorso (secondo livello).
LA PREVENZIONE
Lāassessore Caucino puntualizza inoltre che āla nostra attivitĆ non si ferma qui. La politica che abbiamo scelto ĆØ quella dellaĀ rieducazione, agendo con programmi mirati sugli uomini che hanno commesso violenza, e dellaĀ prevenzione, educando fin da piccoli i ragazzi alla cultura del rispetto per le donne. A tal proposito stiamo portando avanti un importante progetto di educazione affettiva che coinvolge 1500 ragazzi e oltre 70 classi in tutto il Piemonte. Abbiamo anche scelto di mettere a disposizione uno strumento concreto implementando lāapp Erica, che tutte le donne piemontesi possono scaricare sul proprio smartphone e che serve ad essere geolocalizzate nel momento dellāemergenza per essere indirizzate verso luoghi sicuri nei casi meno gravi e avvisando immediatamente le forze dellāOrdine nei casi piĆ¹ graviā.
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