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giovedƬ, 23 Gennaio 2025

Il coraggio di osare per combattere il Parkinson

IL CORAGGIO DI OSARE PER COMBATTERE IL PARKINSON

AVIGLIANA Un traguardo davvero insperato ĆØ quello di combattere con lā€™azione dinamica, qualunque essa sia, una malattia come il Parkinson, patologia neurodegenerativa a evoluzione lenta e progressiva che coinvolge principalmente alcune funzioni tra cui il controllo dei movimenti e dell’equilibrio” ci dice Corrado Martinelli. Una strada efficace da seguire ĆØ caratterizzata dall’attivitĆ  sportiva, oltre alle cure mediche mirate a contrastarla il piĆ¹ possibile. Per questo sono giĆ  presenti valide strutture per gli affetti da Parkinson e malattie psicomotorie che organizzano corsi di danza, ginnastica dolce, tai-chi, yoga, pilates, aerobica, corsa, nuoto, tennis, basket, ma anche escursioni e lunghe passeggiate in compagnia. Partendo quindi dal presupposto che ā€œcamminare insiemeā€ fa bene, Lodovico Marchisio, quale accompagnatore esperto ed emerito del CAI, si ĆØ spinto oltre. Ma anzitutto per chi non lo conoscesse, si tratta di un alpinista, giornalista e scrittore di settantasette anni afflitto da varie patologie (trauma spinale per caduta in montagna, fibrillazione atriale parossistica, un infarto avuto due anni fa e la malattia di Parkinson).

UN PERCORSO LUNGO E LABORIOSO

In seguito ad un percorso lungo e laborioso, sempre sostenuto dai figli Walter e Stella e dalla moglie Roberta Maffiodo con la quale ha anche scritto il libro Guarigioni dā€™amore, riesce davvero a sorprendere coloro che seguono la sua rinascita come la giornalista Edi Morini, coautrice del libro sopra indicato, che ha esaminato a fondo il suo percorso, rimanendone a sua volta meravigliata. Lodovico, che allā€™inizio del manifestarsi delle sue disfunzioni si reggeva in piedi con estrema difficoltĆ , un giorno ĆØ riuscito a rimettersi in gioco tornando a camminare, grazie alle sue molteplici attivitĆ  di sentierista e relatore dei percorsi svolti. Ha dunque sperimentato direttamente il fatto che se la camminata aiuta, un ulteriore stimolo puĆ² essere determinato dalla spinta sulle vie ferrate esposte e di difficoltĆ  moderata quali la ferrata di Pracatinat e quella delle Peredrette a Donnas con cui, grazie allā€™adrenalina positiva che si crea naturalmente, si curano giĆ  per certo anche i sintomi della depressione. Successivamente a questi esperimenti, lo stesso Lodovico ha verificato l’effettiva scomparsa dei sintomi del Parkinson, quest’ultimi sostituiti da benefici immediati e da una generale condizione di benessere ritrovato.

LA STRADA GIUSTA

Sentendosi perciĆ² sulla strada giusta per avere conferma di fatti analoghi successi in altri sport, Lodovico riesce cosƬ a spingersi ad affrontare una vera e propria scalata, senza lā€™aiuto del cavo presente sulle vie ferrate, notando che per ogni passaggio si sente arrivare al cervello un ā€œimpulsoā€ naturale cosƬ forte da far sƬ che la mano riesca ad afferrare al volo l’appiglio e che il piede trovi l’appoggio corretto, riacquistando cosƬ quella disinvoltura che padroneggiava in etĆ  piĆ¹ giovane. A questo punto Lodovico continua a rimettersi ulteriormente in gioco facendo ancora un passo avanti e mirando cosƬ anche allā€™ultimo ostacolo che si sovrappone alla sua teoria ormai piĆ¹ che valida: ritornare a sciare. Si tratta di una mossa particolarmente audace a causa dei movimenti rapidi ed immediati che caratterizzano la disciplina dello sci, per cui la malattia in atto potrebbe (in teoria) comprometterne severamente il successo.

TORNARE A SCIARE

Grazie alla disponibilitĆ  e al prezioso aiuto del personale di Ski Sport Dain del Campo Smith di Bardonecchia, dopo qualche difficoltĆ  iniziale, Lodovico ĆØ riuscito a realizzare anche questo esperimento in pieno successo: senza alcun problema con le discese, nĆ© durante le salite con lo skilift o con il tapis roulant, Lodovico ĆØ tornato a vivere con grande gioia e soddisfazione la propria esperienza personale, nonchĆ© l’ebbrezza dello sci, con la stessa naturalezza e disinvoltura degli anni passati: fino a sei anni fa infatti sciava su ogni genere di pista, accompagnando anche gli appassionati in traversate di piĆ¹ giorni sui comprensori piĆ¹ vasti delle Alpi (Foto di Roberta Maffiodo e Federico Bambara).

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