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domenica, 6 Ottobre 2024

Il Commissariato di Bardonecchia: un nuovo modello di presidio a servizio del territorio

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BARDONECCHIA –Ā  L’attivitĆ  di frontiera svolta dal Commissariato di Bardonecchia rientra in un piĆ¹ ampio coordinamento, che comprende tutte le attivitĆ  di “retrovalico” che interessano l’arco alpino, nonchĆ© i controlli alle frontiere esterne di competenza della Prima zona di Polizia di frontiera che riguarda l’intero Nord Ovest (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta). Ma i tempi cambiano e le esigenze di ordine e di sicurezza pubblica, insieme alla necessitĆ  di assicurare una piĆ¹ incisiva attivitĆ  di controllo del territorio nell’area della Val di Susa, per i fenomeni interni, come per l’innalzato livello di prevenzione in chiave antiterrorismo, hanno portato a una revisione le competenze istituzionali del Settore Polizia di Frontiera Bardonecchia, che dipendeva dalla prima Zona Polizia di Frontiera di Torino, trasformandolo recentemente nell’attuale Commissariato di Pubblica Sicurezza della Questura di Torino.

“Il nostro Commissariato Ā – ci dice il suo responsabile il Primo Dirigente Gian Maria Sertorio – per le sue peculiaritĆ  in termini di attribuzioni e per la trasversalitĆ  delle funzioni costituisce, una realtĆ  unica e strategica nellā€™espletamento dei servizi di polizia, con specifiche attribuzioni riguardanti la funzione di Polizia di Frontiera terrestre presso i valichi di propria competenza. Lā€™Ufficio, in considerazione delle specificitĆ  del luogo, deve espletare compiti rientranti in una doppia funzione: quella di Polizia di Frontiera e quella di Commissariato Distaccato della Questura di Torino. “

Nellā€™ambito delle diverse attribuzioni formali dellā€™Ufficio rientrano attivitĆ  delicate come quelle di polizia giudiziaria inerenti le fattispecie configurabili in ordine ai transiti e alle problematiche afferenti le zone di frontiera; lā€™attivitĆ  di intelligence e i raccordi strategici con le autoritĆ  francesi; la cooperazione internazionale, tramite il Centro di Cooperazione di Polizia e Dogana di Modane.

“Lā€™attivitĆ  di controllo transfrontaliera vede il nostro personale impegnato nel contrastare lā€™immigrazione clandestina e ad effettuare una specifica attivitĆ  anti-terrorismo sul collegamento ferroviario internazionale TGV Milano/Parigi e Parigi/Milano, per un totale giornaliero di sei convogli da controllare. Dalla fine del 2015 igli agenti delĀ Commissariato sonoĀ presenti presso il Traforo Autostradale del FrĆ©jus, e recentemente abbiamo ripreso Ā un attento e costante controllo presso il valico del Monginevro.Ā Al FrĆ©jus ilĀ monitoraggio al ĆØ svolto con turnazione Ā h24, con lā€™ausilio di unā€™aliquota dellā€™Esercito Italiano per la vigilanza del sito, in chiave anche antiterroristica.Ā Per loĀ svolgimento di attivitĆ  di polizia congiunta con le autoritĆ  Francesi ĆØĀ impiegato un rilevante numerico di personale anche al valico del Monginevro.

Il servizio si pone lā€™obiettivo di attuare procedure condivise di collaborazione e di raccordo fiduciario tra le autoritĆ  dei due Paesi, al fine di far fronte alle contingenze temporanee ed operare un sinergico raccordo info-investigativo.”

Altro settore molto particolare ĆØ lā€™attivitĆ  di controllo del territorio, comprese le azioniĀ Ā info-investigativa sul cantiereĀ di Chiomonte della NLTL.Ā Lā€™attivitĆ  di controllo dei locali, alberghi e residence presenti nellā€™Alta Valle.Ā La squadra informativa del Commissariato svolge una intensaĀ attivitĆ  info-investigativa al cantiere “TAV”, soprattutto in occasione di ricorrenze e manifestazioni rilevanti, a cui il personale ĆØ chiamato ad apportare il proprio determinante contributo in ordine al mantenimento dellā€™ordine e della sicurezza pubblica.

Un vantaggio per i residenti ĆØ Ā dato dalla possibilitĆ  di espletare in sede distaccata tutte quelle pratiche che vengono svolte a livello centrale dalla Questura, a partire dal rilascio delle autorizzazioni e concessioni, quali i porti dā€™arma, i passaporti, le licenze di pubblica sicurezza;

“Altra attivitĆ  peculiare, che svolgiamo in integrazione eccordinamento con le altre Forze di Polizia ĆØ il controllo preventivo di Ā sicurezza ed il servizio di soccorso sulle piste del comprensorio.”

Il bilancio del 2017 vede benĀ 6.317 respingimenti alla frontiera. Un numero molto significativo e cresciuto rispetto all’aano precedento di quasi il 150%.Ā La trattazione degli stranieri ĆØ supportata da unā€™intensa attivitĆ  di rilievi fotodattiloscopici e comparazioni sulle banche dati nazionale e internazionale AFIS, il Sistema Automatizzato di Identificazione delle Impronte, svolta in loco, e,Ā  grazie allā€™utilizzo di un canale privilegiato con lā€™Ufficio Immigrazione della Questura.

“A questo scopo si ĆØ costruito un procedimento che permette la compiuta, precisa e puntuale identificazione dei soggetti sottoposti ad esame dattiloscopico”.

Lā€™attivitĆ  espletata, sui diversi fronti dā€™impiego, ha permesso allā€™Ufficio di raggiungere, nel periodo temporale dā€™osservazione che va dal 01 gennaio 2016 al 24 gennaio 2017 questi risultati:Ā 169 riammissioni attive;Ā 1.534 fotosegnalamenti di cittadini extracomunitari ā€œPrivi di Documentiā€- oltre il 90% dei quali risultano essere stati giĆ  foto-segnalati in altro posto di polizia -di cuiĀ 149 sono risultati essere minori o sedicenti minori,Ā per i quali ĆØ stata attivata la procedura specifica alla loro minore etĆ ,Ā 38 soggetti arrestati a vario titolo;Ā 77 indagati in stato di libertĆ .

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