BARDONECCHIA –Ā L’attivitĆ di frontiera svolta dal Commissariato di Bardonecchia rientra in un piĆ¹ ampio coordinamento, che comprende tutte le attivitĆ di “retrovalico” che interessano l’arco alpino, nonchĆ© i controlli alle frontiere esterne di competenza della Prima zona di Polizia di frontiera che riguarda l’intero Nord Ovest (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta). Ma i tempi cambiano e le esigenze di ordine e di sicurezza pubblica, insieme alla necessitĆ di assicurare una piĆ¹ incisiva attivitĆ di controllo del territorio nell’area della Val di Susa, per i fenomeni interni, come per l’innalzato livello di prevenzione in chiave antiterrorismo, hanno portato a una revisione le competenze istituzionali del Settore Polizia di Frontiera Bardonecchia, che dipendeva dalla prima Zona Polizia di Frontiera di Torino, trasformandolo recentemente nell’attuale Commissariato di Pubblica Sicurezza della Questura di Torino.
“Il nostro Commissariato Ā – ci dice il suo responsabile il Primo Dirigente Gian Maria Sertorio – per le sue peculiaritĆ in termini di attribuzioni e per la trasversalitĆ delle funzioni costituisce, una realtĆ unica e strategica nellāespletamento dei servizi di polizia, con specifiche attribuzioni riguardanti la funzione di Polizia di Frontiera terrestre presso i valichi di propria competenza. LāUfficio, in considerazione delle specificitĆ del luogo, deve espletare compiti rientranti in una doppia funzione: quella di Polizia di Frontiera e quella di Commissariato Distaccato della Questura di Torino. “
Nellāambito delle diverse attribuzioni formali dellāUfficio rientrano attivitĆ delicate come quelle di polizia giudiziaria inerenti le fattispecie configurabili in ordine ai transiti e alle problematiche afferenti le zone di frontiera; lāattivitĆ di intelligence e i raccordi strategici con le autoritĆ francesi; la cooperazione internazionale, tramite il Centro di Cooperazione di Polizia e Dogana di Modane.
“LāattivitĆ di controllo transfrontaliera vede il nostro personale impegnato nel contrastare lāimmigrazione clandestina e ad effettuare una specifica attivitĆ anti-terrorismo sul collegamento ferroviario internazionale TGV Milano/Parigi e Parigi/Milano, per un totale giornaliero di sei convogli da controllare. Dalla fine del 2015 igli agenti delĀ Commissariato sonoĀ presenti presso il Traforo Autostradale del FrĆ©jus, e recentemente abbiamo ripreso Ā un attento e costante controllo presso il valico del Monginevro.Ā Al FrĆ©jus ilĀ monitoraggio al ĆØ svolto con turnazione Ā h24, con lāausilio di unāaliquota dellāEsercito Italiano per la vigilanza del sito, in chiave anche antiterroristica.Ā Per loĀ svolgimento di attivitĆ di polizia congiunta con le autoritĆ Francesi ĆØĀ impiegato un rilevante numerico di personale anche al valico del Monginevro.
Il servizio si pone lāobiettivo di attuare procedure condivise di collaborazione e di raccordo fiduciario tra le autoritĆ dei due Paesi, al fine di far fronte alle contingenze temporanee ed operare un sinergico raccordo info-investigativo.”
Altro settore molto particolare ĆØ lāattivitĆ di controllo del territorio, comprese le azioniĀ Ā info-investigativa sul cantiereĀ di Chiomonte della NLTL.Ā LāattivitĆ di controllo dei locali, alberghi e residence presenti nellāAlta Valle.Ā La squadra informativa del Commissariato svolge una intensaĀ attivitĆ info-investigativa al cantiere “TAV”, soprattutto in occasione di ricorrenze e manifestazioni rilevanti, a cui il personale ĆØ chiamato ad apportare il proprio determinante contributo in ordine al mantenimento dellāordine e della sicurezza pubblica.
Un vantaggio per i residenti ĆØ Ā dato dalla possibilitĆ di espletare in sede distaccata tutte quelle pratiche che vengono svolte a livello centrale dalla Questura, a partire dal rilascio delle autorizzazioni e concessioni, quali i porti dāarma, i passaporti, le licenze di pubblica sicurezza;
“Altra attivitĆ peculiare, che svolgiamo in integrazione eccordinamento con le altre Forze di Polizia ĆØ il controllo preventivo di Ā sicurezza ed il servizio di soccorso sulle piste del comprensorio.”
Il bilancio del 2017 vede benĀ 6.317 respingimenti alla frontiera. Un numero molto significativo e cresciuto rispetto all’aano precedento di quasi il 150%.Ā La trattazione degli stranieri ĆØ supportata da unāintensa attivitĆ di rilievi fotodattiloscopici e comparazioni sulle banche dati nazionale e internazionale AFIS, il Sistema Automatizzato di Identificazione delle Impronte, svolta in loco, e,Ā grazie allāutilizzo di un canale privilegiato con lāUfficio Immigrazione della Questura.
“A questo scopo si ĆØ costruito un procedimento che permette la compiuta, precisa e puntuale identificazione dei soggetti sottoposti ad esame dattiloscopico”.
LāattivitĆ espletata, sui diversi fronti dāimpiego, ha permesso allāUfficio di raggiungere, nel periodo temporale dāosservazione che va dal 01 gennaio 2016 al 24 gennaio 2017 questi risultati:Ā 169 riammissioni attive;Ā 1.534 fotosegnalamenti di cittadini extracomunitari āPrivi di Documentiā- oltre il 90% dei quali risultano essere stati giĆ foto-segnalati in altro posto di polizia -di cuiĀ 149 sono risultati essere minori o sedicenti minori,Ā per i quali ĆØ stata attivata la procedura specifica alla loro minore etĆ ,Ā 38 soggetti arrestati a vario titolo;Ā 77 indagati in stato di libertĆ .
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