I Granatieri di Sardegna compiono 365° anni

Granatieri di Sardegna

ESERCITO – 365° anniversario dei Granatieri di Sardegna.

IN PRINCIPIO ERA IL REGGIMENTO DI GUARDIA

Il 18 aprile 2024 ricorre il 365° anniversario della fondazione del “Régiment des Gardes”, il primo reparto permanente d’Europa, da cui i Granatieri di Sardegna discendono in linea diretta. Era infatti il 18 aprile 1659 a Torino quando il duca di Savoia Carlo Emanuele II nel quadro della riforma degli apparati dello stato, “levò” il primo reggimento d’ordinanza  della sua armata sabauda: chiamandolo “nostro”, ponendolo primo nell’ordine di precedenza tra i suoi reggimenti ed assicurando al personale, in esso inquadrato, privilegi; rafforzò così il concetto di aver voluto creare una “istituzione” permanente al suo diretto servizio e del suo ducato. L’appellativo “Granatieri” deriva dal fatto che, nel 1685, il re Vittorio Amedeo II di Savoia assegnò ad ogni compagnia del reggimento sei soldati incaricati di lanciare allo scoperto le granate.

EQUIPAGGIAMENTO ED ARMAMENTO

Quei primi soldati della Guardia ebbero un vestito uniforme, cosa che allora rappresentava una novità, e di color rosso essendo quello il colore di Savoia. Le stampe ed i dipinti dell’ epoca ce li rappresentano nel tipico costume dei moschettieri; cappello di feltro a larghe tese, casacca aperta sul petto e fluente, calzoni corti e scarpe basse: mentre i picchieri e gli archibugieri dei corpi di fanteria ancora si attenevano al cappello ed alla corazza di ferro. Ma la Guardia aveva grande fiducia nell’arma terribile che le era stata affidata: il moschetto a ruota, non più il pesante archibugio che si caricava in 99 tempi e doveva appoggiarsi ad una forcella, ma un’arma maneggevole che, in con dizioni favorevoli, si poteva mettere in pronto in due minuti con dodici movimenti e si poteva appoggiare comodamente alla spalla.

LE ARMI

Quelle armi costavano un occhio ai colonnelli, i quali economizzavano col mantenere nelle compagnie un certo numero di soldati armati di picche e di alabarde, le quali rimasero ancora, per lungo tempo in servizio ed in onore, e venivano impugnate anche dagli ufficiali e dai sergenti nel dirigere il fuoco. La nostra Guardia del 1659 indossa la bandoliera, costituita da una striscia di cuoio portata a  tracolla dalla spalla sinistra al fianco destro, a cui attaccati i bossoletti in ognuno dei quali sta una carica per moschetto già dosata e preparata: il soldato la calca per bene giù nel fondo della camera dell’arma, prende dalla fiaschetta un buon pizzico di polvere e la depone sullo
scodellino che è di fianco al focone della culatta, con una chiavetta monta la molla della ruota del meccanismo di accensione e tira.

365 ANNI DI STORIA

Nel corso dei 365 anni sono mutate la forma istituzionale dello Stato: Ducato di Savoia, Regno di Sardegna, Regno d’Italia, Repubblica Italiana e le strutture ordinative dell’Unità: Reggimento Guardie, Brigata Guardie, Brigata Granatieri Guardie, Brigata Granatieri di Sardegna, ma nulla è cambiato nello spirito degli uomini che nel corso dei secoli hanno militato tra le fila dei Reparti Granatieri, i quali, operando con onore militare e ferrea disciplina e all’ombra della Bandiera simbolo dello Stato, sono sempre rimasti fedeli alle parole del Duca fondatore: “Tanto eseguite e che Dio nostro Signore vi conservi”.

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