I canoni idrici aiuteranno le Rsa del Piemonte

TORINO – I canoni idrici aiuteranno le Rsa del Piemonte. Le risorse finanziarie derivanti dalla monetizzazione dell’energia elettrica saranno destinate per il biennio 2020-2021 a favore dell’emergenza sanitaria. Prioritariamente alle Rsa pubbliche o private in Piemonte che erogano servizi sanitari pubblici. Questa l’intenzione della Giunta, esplicitata dall’assessore Matteo Marnati di fronte alle Commissioni Energia e Ambiente riunite sotto la presidenza di Angelo Dago. I quali hanno espresso a maggioranza parere favorevole sul regolamento che disciplina il canone regionale. E quello aggiuntivo per le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche e modifiche ai regolamenti regionali in materia di canoni per l’uso di acqua pubblica. Con l’approvazione del regolamento vengono disciplinate le modalità di cessione a titolo gratuito dell’energia elettrica da parte dei titolari di grandi derivazioni idroelettriche. Si è stabilito che la componente fissa del canone scende dagli attuali 44,4 euro/kw a 40. Mentre quella variabile corrisponderà al 3% dei ricavi che, secondo le stime, sarà pari a circa 6 milioni di euro.

IL GETTITO REGIONALE

Con le nuove disposizioni il gettito regionale potrebbe passare dagli attuali 33,5 a 39 milioni, da destinarsi alle Province. In particolare al Vco spetterà il 60% di quello proveniente dalle grandi derivazioni. Il ritorno dei canoni idrici sarà del 50% per le altre due province piemontesi produttrici di energia idroelettrica, Cuneo e la Città metropolitana di Torino. Mentre alle altre, come forma di equilibrio, andrà la restante parte. Per quanto riguarda il canone aggiuntivo questo non viene applicato per le grandi concessioni degli impianti idroelettrici volti a soddisfare per almeno il 70% del consumo energetico annuo del soggetto auto produttore. A decorrere dal 1° gennaio 2021 l’uso dell’acqua per riqualificazione di energia sarà esentato dal pagamento del canone così come stabilito dal Piano energetico regionale (Pea). I commissari Domenico Rossi (Pd) e Sean Sacco (M5s) sono intervenuti per chiedere all’assessore rispettivamente di provvedere se possibile a snellire le procedure e quali possano essere le possibili future destinazioni delle risorse derivanti dal canone.

RESTA AGGIORNATO SU TUTTE LE NOSTRE NOTIZIE! COME?

Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!