Gruppo Smat: un nuovo contributo a favore dell’ambiente

TORINO – Il Gruppo Smat ha dato un nuovo contributo a favore dell’ambiente. Al fine di verificarne i vantaggi energetici ed ambientali, a fine gennaio 2020, il Politecnico di Torino, ha analizzato i dati del funzionamento del sistema, attivo da ottobre 2017. In due anni e mezzo, l’impianto ha superato le diecimila ore di attività per i due moduli attualmente installati. La potenza media prodotta nell’arco del periodo analizzato è stata di 40 kW elettrici. Se pensiamo che il contatore di un’abitazione residenziale standard ha una potenza massima di 3 kW, allora la potenza media prodotta è stata pari a quella di oltre “13 utenze”. La produzione elettrica totale che è stata interamente auto-consumata dal depuratore è invece pari ad oltre 450 MWh di energia, che corrispondono al consumo annuo di 114 famiglie medie composte da 4 persone.

IL DEPURATORE

Tale produzione elettrica ha consentito un risparmio economico superiore ai 60 mila euro energia auto-consumata dal depuratore e quindi non acquistata dalla rete, mentre il recupero di calore dai fumi ha generato un risparmio di circa 18 mila euro espresso come gas naturale non acquistato dalla rete. Per quanto riguarda l’impatto ambientale, la riduzione di emissioni del sistema SOFC rispetto ai motori a combustione interna è superiore all’87%. Quindi, considerando l’intero periodo operativo dell’impianto DEMOSOFC fino a gennaio 2020. Il sistema SOFC ha consentito di risparmiare circa 565 kg di NOx. Pari alla quantità di emissioni annue di circa 327 utilitarie di piccola taglia e di evitare 34 tonnellate di CO 2. E pari alle emissioni annue di circa 17 auto utilitarie.

IL POLITECNICO

Il Politecnico di Torino, ha analizzato i dati di funzionamento del Sistema DEMOSOFC attivo presso l’impianto di depurazione della SMAT di Collegno. Una tecnologia innovativa quella del sistema DEMOSOFC, che, applicata all’impianto di trattamento delle acque reflue Il Gruppo Smat di Collegno, assolve il duplice compito di abbattere i costi della depurazione e contemporaneamente di ridurre l’impatto ambientale. Nella logica dei principi dell’economia circolare, la tecnologia innovativa è in grado di trasformare in risorsa il processo di trattamento delle acque reflue.