Gravere: “Venite a vedere il Presepe allestito dall’Associazione Fedelissimi della Losa”

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GRAVERE – Gravere: “Venite a vedere il Presepe allestito dall’Associazione Fedelissimi della Losa“.

L’ARTE PRESEPIALE ALLA LOSA DI GRAVERE

Come ormai da tradizione, i “Fedelissimi della Losa”, Anna Di Battista e Massimo Curci, con tanta passione e competenza, hanno organizzato l’allestimento del presepe all’interno della meravigliosa Certosa di Madonna della Losa. La magia del presepe torna ad affascinarci ogni anno con un allestimento sempre più grande e dettagliato. Una tappa imperdibile per chi si incammina verso questa splendida borgata immersa nella natura e si lascia incantare dalla sua arte presepiale. Questo allestimento emozionante e originale, nella certosa medievale, ripropone con grande attenzione in ogni particolare le scene della Natività. Una pregevole opera che merita di essere ammirata, un gioiello che vale assolutamente la pena di vedere.

QUANDO SI PUÒ VISITARE

Le visite sono aperte al pubblico con orario dalle 14,30 alle 17,30: i giorni 08, 09, 10, 16, 17 dicembre; dal 23 dicembre al 01 gennaio 2024 tutti i giorni e dal 06 al 07 gennaio 2024. Nei giorni stabiliti, potrebbe capitare che la Certosa rimanga chiusa, causa eventuali forti nevicate o qualche imprevisto da parte degli organizzatori in quanto non residenti in borgata. Per informazioni si può chiamare il numero 333 9294 547.

LA CERTOSA DELLA LOSA

La certosa di Madonna della Losa pare abbia preso questo nome perché qui, in tempi antichi, venne eretta una pietra per la venerazione delle divinità; probabilmente durante l’epoca Romana venne eretto un tempio e successivamente un luogo sacro cristiano. Nei secoli che precedettero l’inizio delle Crociate i monaci benedettini dedicarono la cappella alla Madonna e da allora prese il nome di “Madonna della Losa”. Verso il 1189 un gruppo di monaci certosini si stabilì in questa regione ed eresse un convento, abbandonato circa un secolo dopo in favore della certosa di Montebenedetto sopra Villar Focchiardo e poi a Banda. La certosa venne quindi utilizzata come cappella dedicata alla Vergine de Pietate La borgata, sorta intorno alla certosa Madonna della Losa, a 1202 metri sul livello del mare, d’estate accoglie il visitatore con colori sgargianti e fiori profumati. D’inverno, parzialmente ammantata di neve, appare fragile e delicata come una piccola creatura dei boschi alle prese con il suo letargo. Dell’originario monastero rimane solo la chiesa con il grazioso campanile romanico, la quale ha tuttavia subito rimaneggiamenti nel corso del tempo. All’originaria piccola aula orientata ad est è stata infatti addossata in epoca moderna quella attuale, priva di abside e orientata a nord. Le volte dell’antico oratorio certosino conservano un ciclo affrescato con la raffigurazione dei Dodici apostoli, datato al primo Quattrocento ed assegnati dalla critica al Maestro di San Bernardo a Lajetto, cui si sovrappone in parte un analogo ciclo seicentesco. Quest’ultimo fu realizzato a causa del deterioramento del ciclo più antico dovuto ad umidità e infiltrazioni di acqua piovana. Dall’antica Certosa proviene un raro e complesso altarolo ligneo (realizzato secondo la tipologia del vesperbild, altare a baldacchino) ricondotto a uno scultore della Germania meridionale della prima metà del XV secolo, ora conservato presso il Museo Diocesano di Arte Sacra a Susa.

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