Giaveno, ventotto cittadini positivi al Coronavirus

Carlo Giacone Sindaco di Giaveno

GIAVENO –  Il bollettino riassuntivo della situazione a sabato 18 aprile riporta che a Giaveno sono ventotto i cittadini residenti positivi al Coronavirus. Di questi 23 sono in isolamento presso la propria abitazione di cui 11 in attesa del secondo tampone negativo. Sono 5 i ricoverati in struttura ospedaliera. Inoltre dall’inizio della crisi e fino alla data odierna il numero di cittadini residenti a giaveno deceduti è di 2. I cittadini residenti guariti sono 3, in isolamento fiduciario domiciliare sono 44. Il numero di controlli effettuati dalla polizia locale è 1.500 (dopo 32 giorni di controlli). “Buone notizie dal bollettino di oggi. – scrive il sindaco di Giaveno – Un uomo di 45 anni che ha affrontato l’infezione è stato finalmente dichiarato guarito. I migliori auguri a lui e a tutta la sua famiglia. Non si aggiungono altri casi e anche diversi cittadini non residenti (e che per questo non fanno parte del conteggio). Ma che sono domiciliati nel nostro Comune aspettano soltanto l’ufficialità della guarigione“.

LE MASCHERINE

Il sindaco di Giaveno in merito all’emergenza Coronavirus prosegue. “Oggi abbiamo consegnato oltre 2400 mascherine ai cittadini di Borgata Sala e Villanova. Le operazioni si svolte regolarmente. Siamo riusciti anche ad andare in alcune piccole borgate per consegnarle personalmente a chi ha difficoltà negli spostamenti. Nei primi giorni della prossima settimana dovranno arrivare diverse migliaia di mascherine chirurgiche. Continueremo a distribuirle e vi aggiornerò nei prossimi giorni sui luoghi per il ritiro e i cittadini interessati. Conto di terminare la distribuzione e di fornire almeno una mascherina a testa per ogni cittadino entro fine mese. Dopo dovrebbero arrivare anche quelle della Regione“.

TEST SIEROLOGICI

Oggi il Commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, ha dichiarato che saranno effettuati dei test sierologici a campione sulla popolazione italiana, circa 150-200 mila test. È da un po’ che si parla di questa possibilità. E io mi son subito informato attraverso i tecnici dell’ASL sulla validità e disponibilità degli esami. Alcuni comuni hanno avviato delle sperimentazioni. Ma il Ministero della Sanità ha espresso in una recente circolare dei dubbi sull’affidabilità. Precisando che non possono mai essere sostitutivi del tampone. L’esame misura gli anticorpi che vengono prodotti in caso di infezione da Coronavirus. Probabilmente i test sierologici saranno uno degli strumenti fondamentali da utilizzare per la ripartenza.

Gli esperti però sostengono, almeno per ora, che i test non danno un patentino di immunità. Ci dicono solo se una persona ha sviluppato o non ha sviluppato degli anticorpi contro il virus. Quindi se l’organismo è stato esposto al virus. In Italia un test è già stato validato al Policlinico San Matteo di Pavia e diversi altri sono in fase di sperimentazione. Fra i quali uno prodotto dall’azienda piemontese Diasorin di Saluggia che sta per essere validato dal laboratorio di Microbiologia delle Molinette. Seguirò molto attentamente lo sviluppo dell’esame. Mi consulterò con le autorità sanitarie nel caso in cui dovessimo decidere di mettere a disposizione i test per le fasce più deboli della popolazione di Giaveno e per i cittadini più esposti al rischio”.

LA VIGILANZA

Il sindaco di Giaveno in merito all’emergenza Coronavirus conclude. “Anche oggi i Carabinieri in motocicletta della Compagnia di Rivoli ha presidiato il territorio insieme a due pattuglie della caserma di Giaveno. Anche la polizia locale continua quotidianamente il suo lavoro. Ringrazio veramente tanto tutti loro per la presenza e per il grande supporto nella gestione dell’emergenza. Vi ricordo di continuare a rispettare le regole. Anche se in televisione o sui giornali si parla tanto della cosiddetta fase 2 non siamo ancora usciti dall’emergenza. Anche se è grande la speranza che tutto possa finire il più presto possibile e alcuni numeri, soprattutto in altre Regioni del paese, danno segnali confortanti. Restare a casa e limitare alle sole necessità gli spostamenti è necessario per il bene di tutti quanti.”

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