GIAVENO – Nella giornata di lunedì 8 ottobre un cittadino ha segnalato la presenza di un lupo morto sul ciglio di una strada a Giaveno in borgata Girba. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino. L’esemplare, un maschio adulto, era morto da almeno un giorno. Presentava i segni di un investimento.Nelle province di Cuneo, Torino e Alessandria, il lupo è ormai presente su tutto il territorio montano. E’ aumentato in numero, distribuzione e densità raggiungendo in questi territori anche le zone più collinari.
L’ANIMALE PRESENTAVA I SEGNI DELL’INVESTIMENTO
La carcassa del lupo morto da Giaveno è ora alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Grugliasco per l’esame autoptico. I veterinari dovranno stabilire le esatte cause del decesso. In caso di rinvenimento del cadavere di un lupo, gli esperti raccomandano di non effettuare alcuna manipolazione, se non strettamente necessaria. Si rischia di modificare lo stato del luogo e della carcassa ritrovata, rendendo più difficile la ricostruzione della dinamica del decesso dell’animale. Il ritorno del lupo fra le montagne piemontesi, se da un lato è un indice della vitalità degli ecosistemi e dell’avanzata degli spazi boschivi, dall’altro crea dei problemi che necessitano di essere gestiti con misure adeguate. I report del progetto europeo Life WolfAlps ci consentono di sapere quanti siano i branchi e gli individui presenti in Piemonte e le dinamiche dei loro spostamenti. Ed è proprio partendo da queste analisi che si possono avanzare proposte e prospettare soluzioni, tenendo conto anche delle necessità di chi vive la montagna quotidianamente, dagli allevatori ai contadini.
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