Giaveno, progetto “In-dipendenti”: conoscere la dipendenza per starne alla larga

GIAVENO – Progetto “In-dipendenti” a Giaveno: conoscere la dipendenza per starne alla larga. La Città di Giaveno ha aderito a un progetto finanziato dalla Regione Piemonte rivolto ai ragazzi tra i 15 e i 29 anni. Per favorire la conoscenza delle dipendenze e in questo modo “non cascarci”. Sono coinvolti anche gli altri Comuni della Val Sangone. Nella progettazione degli interventi sono attivi anche i servizi territoriali di competenza (ASL e socio-assistenziali) e associazioni del territorio che si occupano di animazione giovanile. Si tratta di una serie di incontri, che si svolgeranno tra maggio e ottobre per un totale di circa 25 ore. In cui i ragazzi e le ragazze coinvolti potranno esprimere liberamente, in ambiente protetto, quali sono le loro idee sullo star bene, sull’uso responsabile di videogiochi e smartphone, sulla dipendenza da sostanze. Con esperti psicologi che fanno parte del team già coinvolto con il progetto “Resta a casa…a te ci pensiamo noi”. Il quale ha dato anche vita allo Sportello d’ascolto psicologico gratuito nel periodo emergenziale. I giovani e le giovani potranno conoscere meglio gli argomenti, partecipare a laboratori esperienziali e creare contenuti per altri giovani, da diffondere poi attraverso diversi canali comunicativi. Le iscrizioni si raccolgono presso il Comune di Giaveno al numero telefonico 011 9326411 (Ufficio socio-scolastico) oppure via mail a argiroerika@giaveno.it

IL SINDACO

Una bella opportunità per i ragazzi e le ragazze di oggi: capire meglio come poter superare momenti di debolezza che potrebbero spingere verso l’uso di sostanze o l’abuso della tecnologia. Sono particolarmente contento che vi sia un’iniziativa di questo genere rivolta alle fasce giovanili – commenta il Sindaco Carlo Giacone – perché sono tra quelle che più hanno patito questo periodo di isolamento sociale. Per loro il contatto fisico e la conoscenza del mondo esterno attraverso la relazione con altre persone, sono indispensabili. Proprio la mancanza di questi elementi ha scatenato in alcuni casi aggravamenti di fenomeni di dipendenza. Noi speriamo di poter svolgere un’azione preventiva”.

I COMMENTI

L’attenzione ai ragazzi e alle ragazze passa anche attraverso il loro ascolto, che è fondamentale per capire come agire in modo efficace proponendo stili di vita sani e salutari, che portino al benessere psicofisico di persone la cui evoluzione è ancora in divenire. – aggiungono l’assessore Anna Cataldo e la Consigliera Comunale Raffaella Vercelli, delegate alle Politiche Giovanili – Attraverso lo strumento della peer education cioè educazione tra pari si riesce a raggiungere un numero maggiore di potenziali utenti a cui destinare messaggi di crescita consapevole e responsabile, oltre a fornire indicazioni per un aiuto e un supporto in caso di difficoltà”.

LE LINEE GUIDA

Le linee guida riguardano nel “Progetto Ben-essere” la definizione e consapevolezza dello stare bene, la promozione della capacità personale di affrontare le situazioni e la conoscenza dei rischi di salute legati alle sostanze. Nel “Progetto Dal cioccolato alla morfina” c’è un intervento di sensibilizzazione rispetto all’uso di sostanze legali e illegali. Nel “Progetto Iperconnessi – rischi e risorse del mondo digitale” si sensibilizzeranno i partecipanti sull’uso delle nuove tecnologie e la dipendenza da videogiochi. Infine, nel “Progetto Fuori-Gioco” si parlerà di gioco d’azzardo, anche online. Per raggiungere un maggior numero di giovani, sono stati coinvolti il Centro di Aggregazione Giovanile e le scuole secondarie di secondo grado.

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