GIAVENO – C’è preoccupazione in merito alla questione della Fondazione Pacchiotti da parte di Per Giaveno, il gruppo consiliare di opposizione composto da Stefano Tizzani, Daniela Ruffino e Giovanni Mellano. A seguito della formazione del nuovo Consiglio di Amministrazione, dovuta alle dimissioni del precedente direttivo con conseguente decadenza dell’ex Presidente Avv. Claudio Aiello, è stato promosso un ricorso al Tar, che dopo la prima udienza ha fatto richiesta di ulteriori documenti.
L’udienza al Tar
Afferma il gruppo consiliare di minoranza: “Il 22 novembre c’è stata l’udienza al Tar sulle modalità di revoca del Presidente Aiello e la nomina del nuovo CDA. Il Tar ha richiesto nuove produzioni documentali, quindi il ricorso non è stato respinto, sarà in seguito discusso ma la questione è stata ritenuta fondata. Suscita preoccupazione questa richiesta del Tar perché evidentemente un problema sussiste.“
Una chiusura verso la minoranza
Le modalità di nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione non convincono i consiglieri, i quali lamentano: “Non siamo stati coinvolti nella formazione del CDA, nè da questo contattati per chiarimenti in merito alla strategia da seguire e al programma che intendono attuare. Da ormai tre anni e mezzo insistiamo affinchè venga rivisto lo Statuto per decidere quale forma dare alla Fondazione. A seguito delle dimissioni di Valle ci siamo resi disponibili a collaborare, ma da allora non abbiamo ricevuto alcun riscontro, neanche negativo.“
Una chiusura verso la minoranza, questa, che Tizzani definisce inspiegabile: “Si sarebbero potute valutare insieme le diverse azioni attuabili per bene pubblico, della Fondazione e di Giaveno.”
Per Giaveno teme il sorgere di futuri scontri, afferma infatti: “Politicizzare il CDA è un errore che non porterà a buoni risultati, anzi genererà ulteriori attriti come quelli già estremizzati in consiglio comunale. “.
Concludono: “Abbiamo inoltre percepito che queste modalità di nomina hanno disorientato le Associazioni coinvolte, le quali non hanno compreso l’operazione posta in essere dal Sindaco Giacone.“