GIAVENO – A Giaveno la lingua piemontese non s’è persa. Un pubblico interessato ha partecipato la scorsa settimana al Cai di Giaveno per il calendario annuale di attività della sezione all’incontro “Le dismòre d’antan”. I giochi di una volta, riproposti con racconti, poesie, canzoni, curiosità e “via parej”, trattati in lingua piemontese. Per il quinto anno consecutivo Alessandra Maritano ha fatto vivere il patrimonio sociale, culturale e la tradizione piemontese. La Presidente del Museo, Civico Museo Etnografico del Pinerolese è artefice di iniziative culturali con il suo gruppo di cultori e studiosi della lingua piemontese. Michele Bonavero ricercatore del Centro Studi Piemontesi e Presidente dell’Associazione Le Barbuire. E Fabrizio Livio Pignatelli, poeta in lingua piemontese e scrittore. Insieme a Beppe Novajra, chansonnier torinese.
L’INCONTRO
In apertura dell’incontro sulla lingua piemontese di Giaveno Alessandra Maritano ha ricordato Camillo Brero. Uno dei principali poeti in piemontese, animatore e divulgatore del “piemontese”. L’ autore di studi e volumi sulla letteratura in piemontese e tra i fondatori del Centro Studi Piemontesi scomparso alcuni mesi, incontrato a Giaveno ai tempi dei concorsi di poesia piemontese e reso omaggio a Elvira Pacotto Stoisa. “Ho conosciuto Elvira, donna gentile e sensibile autrice di versi e poesie in piemontese – ricorda la Maritano che ha voluto sottolineare questo ricordo con la lettura di una sua poesia dedicata all’amore -. E’ stata una sostenitrice della lingua e della cultura delle nostre radici, bello ricordare il suo impegno e la sua dedizione a ricercare rime per descrivere i sentimenti e la bellezza dell’universo”.
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