Giaveno: i campioni tra inclusione e coesione per “I colori dello sport”

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GIAVENO – Giaveno: al tennis i campioni dello sport tra inclusione e coesione.

A GIAVENO LO SPORT A COLORI

Venerdì 5 aprile presso il circolo ASD Tennis Giaveno, in via Carducci 14, alle ore 21 andrà in scena un evento interamente dedicato al mondo dello sport. Un dibattito spumeggiante sulle vite e gli aneddoti dei tanti ospiti presenti. L’obiettivo è quello di mettere in luce la funzione sociale dello sport e l’importanza di praticare una disciplina a tutte le età, proprio perché sport è sinonimo di aggregazione sociale. I protagonisti della serata saranno alcuni degli atleti che hanno fatto la storia dello sport della nostra valle ed altri che stanno ancora scrivendo le pagine più belle. Cesare Zacchetti, volto noto della Dakar, Elio Ruffino, record mondiale di corsa in montagna, l’arciera paralimpica Elisabetta Mijno e Lorenzo Gallo, promessa giavenese del tennis, sono solo alcuni degli sportivi presenti in una ricca serata aperta a tutti. Con loro: Arianna Corradi, Elio Ruffino, Alberto Taverna, Riccardo Maritano, Graziella Ughetto, Carlo Sardella, Sandra Steraj, Flora Maritano e Lorenzo Gallo. Moderna Matteo Guglielmo.

I PROTAGONISTI

Cesare Zacchetti, pilota, ha completato la sua quinta Dakar, la più massacrante degli ultimi anni con una Kove 450 Rally. Zacchetti, dopo il debutto poco fortunato nel 2016, non ha più sbagliato un colpo. Elisabetta Mijno, classe 1986, è un’arciera paralimpica italiana. Alle Paralimpiadi estive 2012 , Mijno ha vinto una medaglia d’argento. Poi, alle Paralimpiadi estive 2016 , ha vinto un bronzo. Ha studiato medicina presso l’Università di Torino a Orbassano, Italia. I suoi hobby sono viaggiare, la fotografia e la lettura. Elio Ruffino nel 1998  salì e scese dal Rocciamelone, partendo da Mompantero, in 3 ore, 14 minuti e 54 secondi. Trent’anni dopo il record è ancora lì, imbattuto. Un uomo minuto, tutto muscoli e nervi, capace di salire in fretta ma di scendere come nessuno mai, quasi con le ali ai piedi: 3 minuti e poco più dalla cima alla Croce di Ferro, altri quattro al rifugio Ca’ d’Asti, per arrivare in fondo in meno di cinquanta minuti.

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