Giaglione: la Festa del 4 Novembre al Parco della Rimembranza

GIAGLIONE – Domenica 7 novembre, si è svolta la Festa del 4 Novembre, la commemorazione dei caduti di tutte le guerre in collaborazione con il Gruppo Alpini e le Associazioni di Giaglione. Dopo la Messa officiata dal Parroco nella Chiesa parrocchiale, sono stati resi gli omaggi al Monumento degli Alpini e al Cimitero presso il Monumento ai Caduti di tutte le guerre.

LA FESTA NAZIONALE

Le celebrazioni del centenario della vittoria del Regno d’Italia nella Grande Guerra, portate a festività nazionale. Sono iniziate nel 2018 con la consegna delle insegne dell’Ordine Militare d’Italia da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il 4 Novembre sono continuate nella deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto dell’Altare della Patria a Roma da parte del Presidente della Repubblica. Nella città storica, insieme a Trento, dell’irredentismo italiano, dopo i discorsi della varie autorità presenti, si è svolta la presentazione delle bandiere di guerra. Una rievocazione in divise storiche dello sbarco dei bersaglieri nel porto della città. Evocato tramite il mezzo da sbarco San Marco della Marina Militare. Seguito a conclusione da dei colpi d’artiglieria a salve verso il mare e dal passaggio delle Frecce Tricolori.

IL MILITE IGNOTO

Il Milite Ignoto è un militare italiano, la cui identità resta sconosciuta essendone stato scelto il corpo in modo che non avesse particolari che lo rendessero riconoscibile. Morto nella prima guerra mondiale e sepolto a Roma sotto la statua della dea Roma all’Altare della Patria al Vittoriano. Questo è il lato della pietra sepolcrale che è visibile all’esterno dell’edificio. L’altro lato, quello che dà verso gli ambienti interni del Vittoriano, è visibile in una cripta. La tomba del Milite Ignoto è un sacello simbolico che rappresenta tutti i caduti e i dispersi in guerra italiani. Essa è scenario di cerimonie ufficiali che si svolgono annualmente. Il motivo del suo spiccato simbolismo risiede nella transizione metaforica dalla figura del soldato, a quella del popolo e infine a quella della nazione. Questo passaggio tra concetti sempre più ampi e generici è dovuto ai tratti indistinti della non identificazione del soldato.

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