TORINO – Sul caro carburante spiega ANGAC – CONFSAL Associazione Nazionale Gestori Autonomi Carburanti. “Un paese dove un Ministro della Repubblica si permette di definire gli aumenti dei prezzi dell’energia come una “truffa colossale a causa di speculazioni”. Un paese che il giorno dopo le dichiarazioni sopracitate si sveglia dal letargo associazioni dei consumatori minacciano denuncia, le procure si attivano, l’antitrust crea una task force. Poi tutti i politici in campo con interrogazioni parlamentari, mister prezzi rafforza i suoi poteri coadiuvato con la Guardia di Finanza e l’Europa si interroga sul da farsi“.
LA BENZINA
“I cittadini che si chiedono il perché e si trasformano in foto reporter alla ricerca del distributore di carburante con il prezzo più basso, autotrasportatori che protestano e i cortei di coltivatori con i propri trattori in giro per le città. Abbiamo visto di tutto in questo periodo. Un polverone di notizie, con chiunque parli, tutti sono diventati analisti di mercato e opinionisti. Mi chiedo, ma in tutto tutto questo, qual è la soluzione scelta dal Governo? La gatta frettolosa ha partorito i gattini ciechi: una riduzione delle accise a tempo determinato di un mese. Un grande sforzo, un lavoro impegnativo, si sono dovuti riunire tre ministeri per trovarla, il MEF, il MITE e il MISE. E i controlli sulle speculazioni sulle truffe colossali cosa hanno portato in questi giorni? Ah vero! Alla mancata comunicazione dei prezzi al Ministero da parte del povero gestore (un fatto più formale che sostanziale) ed un’istruttoria da parte dell’antitrust sul paese di Livigno per ipotesi di cartello da parte delle piccole aziende del luogo”.
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