L’Accademia Judo di Giaveno raccoglie i primi successi dopo l’estate

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GIAVENO – Ottimo inizio di stagione per i ragazzi dell’Accademia Judo di Giaveno under 18.  Sabato 7 settembre al Torneo Internazionale a squadre K. Abbe a Cogoleto in quel di Genova con una eccellente prestazione salgono sul secondo gradino del podio. Nella categoria 60 kg  Jacopo Manusia di Accademia Giaveno con questa medaglia d’argento riprende dopo la pausa estiva a macinare buone prestazioni e medaglie. Il tecnico Marco Caudana dell’Accademia Judo che ha accompagnato la squadra in gara riferisce di un buono stato di forma del nostro portacolori Jacopo e sopratutto una continua crescita tecnica che arriva dopo l’intensa preparazione estiva. Nelle giornate  di sabato 7 e domenica 8 durante la festa “Giaveno Città del Buon Pane” i giovani atleti con il loro Tecnico Marco Manusia dell’Accademia Giaveno sono scesi in piazza con energia, simpatia ed entusiasmo nella promozione di inizio  stagione 2019/2020 del Judo Accademia Giaveno.

JUDO, LO SPORT

Il judo è un’arte marziale, uno sport da combattimento e un metodo di difesa personale giapponese formalmente nato in Giappone nel 1882. I praticanti di tale disciplina sono denominati judoisti o più comunemente judoka. In seguito divenuto ufficialmente disciplina olimpica nel 1964 in occasione delle Olimpiadi di Tokio. Rappresentato alle Olimpiadi di Atene 2004 il terzo sport più universale con atleti da 98 diversi Paesi. Mentre alle Olimpiadi di Londra hanno partecipato 387 atleti da 135 diversi Paesi.

Il judonei primi anni del Novecento conobbe una straordinaria diffusione in Giappone e parallelamente iniziò la sua diffusione nel resto del mondo. Grazie a coloro che avevano modo di entrare in contatto col Giappone. Principalmente commercianti e militari, che una volta apprese le tecniche di base lo importarono poi nei loro paesi d’origine. Non meno importante fu la venuta in Europa intorno al 1915 di importanti maestri giapponesi. In Italia le prime testimonianze si riferiscono a un gruppo di militari appartenenti alla Regia Marina i quali nel 1905 tennero una dimostrazione di lotta giapponese davanti al Re d’Italia Vittorio Emanuele III.