Judo Giaveno: Jacopo Manusia sfiora il podio all’European Judo Cup

giaveno judo

KOPER (SLOVENIA) – Si è svolta la Cadet European Judo Cup under 18. Sul tatami  per l’Italia è sceso Jacopo Manusia categoria 60 kg dell’Accademia Giaveno. L’atleta dopo una gara emozionante ed estenuante si fermava ai piedi del podio non riuscendo per decisione arbitrale a centrare l’ambita medaglia nella finale per il Bronzo. Con una prestazione importante a Jacopo Manusia  dopo sei combattimenti con atleti di alto livello provenienti da tutta Europa. Rimane il sapore amaro di una vittoria sfumata all’ultimo incontro, con la consapevolezza e la fiducia di aver aggiunto un altro tassello alla propria carriera judoistica. La giornata rimane comunque positiva per la crescita del nostro atleta e dell’Accademia Giaveno con la coscienza che il lavoro quotidiano  del gruppo  Accademia Judo e dei tecnici sta elevando le ambizioni e le certezze verso un futuro importante e da protagonisti a livello Nazionale ed internazionale.

JUDO, LO SPORT

Il judo, come a Giaveno, è un’arte marziale, uno sport da combattimento e un metodo di difesa personale giapponese formalmente nato in Giappone nel 1882. I praticanti di tale disciplina sono denominati judoisti o più comunemente judoka. In seguito divenuto ufficialmente disciplina olimpica nel 1964 in occasione delle Olimpiadi di Tokio. Rappresentato alle Olimpiadi di Atene 2004 il terzo sport più universale con atleti da 98 diversi Paesi. Mentre alle Olimpiadi di Londra hanno partecipato 387 atleti da 135 diversi Paesi.

Il judonei primi anni del Novecento conobbe una straordinaria diffusione in Giappone e parallelamente iniziò la sua diffusione nel resto del mondo. Grazie a coloro che avevano modo di entrare in contatto col Giappone. Principalmente commercianti e militari, che una volta apprese le tecniche di base lo importarono poi nei loro paesi d’origine. Non meno importante fu la venuta in Europa intorno al 1915 di importanti maestri giapponesi. In Italia le prime testimonianze si riferiscono a un gruppo di militari appartenenti alla Regia Marina i quali nel 1905 tennero una dimostrazione di lotta giapponese davanti al Re d’Italia Vittorio Emanuele III.