(FOTO) Gli scout di Susa hanno festeggiato 50 anni d’attività

SUSA – Era il 1969 quando sotto un grande castagno di Giaglione, un gruppo di seminaristi, decise di aprire a Susa l’esperienza scout fondando un gruppo. Di fuochi ai campi da allora se ne sono accesi e spenti molti, si può dire che intere generazioni di segusini abbiamo per poco, o per tanto, portato al collo in fazzolettone rosso e blù. Una curiosità; in realtà i colori sarebbero dovuti essere il rosso e il bianco della città, ma non si trovarono e si decise per il rosso. Quei giovani fondatori oggi sono un vescovo, don Renato Boccardo, due parroci, don Silvio Bertolo e don Romeo Zuppa e un professore in pensione: Valerio Bertolo. Loro diedero il via poi fu un susseguirsi di capi e bambini, divenuti ragazzi e poi al loro volta capi. Il segno di Bader Pawel, il fondatore inglese, e quella “C” di Agesci, che sta per cattolici, sono i due capisaldi dell’azione educativa all’ora come oggi.

L’INCONTRO DEI FAZZOLETTONI ROSSO-BLU

Sabato in tenda, tra giovani e meno, s’è vissuto il campeggio del cinquantesimo. Per alcuni non è stato semplice montare la tenda, per altri trovare il sonno con la schiena poggiata per terra. Gli anni passano. Domenica poi i giochi sui prati, i canti e la messa celebrata per chi fa attività, per chi l’ha fatta e per chi non c’è più e per un periodo della vita ha fatto parte della famiglia scout. A celebrare don Ettore De Faveri, almeno quarant’anni di attività nel Susa 1°, e don Silvio Bertolo. Un momento religioso che ha unito chi il mondo scout l’ha vissuto in diversi periodi, chi l’ha nel cuore e chi, passati gli anni, si rende conto che l’insegnamento ricevuto è servito e servirà tanto nella vita. Alla messa c’era anche nonna Enedita, che ha visto partire tre figli per i campi scout e adesso davanti agli occhi ha in nipoti con la camicia azzurra e il fazzolettone al collo. Con lei c’erano chi è stato Lupetto e ad ha incontrato il suo Akela, e poi ha incontrato i suoi lupetti, adesso uomini e donne, di quando lui era Akela.