ECONOMIA – “Ambienti insicuri, aggressioni verbali, ritmi di lavoro inconciliabili con la vita privata. In Eurospin la spesa non ĆØ intelligente, tutt’altro. Per questo le lavoratrici e i lavoratori chiedono dignitĆ di fronte ad un atteggiamento sempre piĆ¹ irrispettoso da parte dell’azienda” spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che hanno deciso di lanciare una campagna di comunicazione per pretendere un netto cambio di passo e un tavolo di confronto immediato con l’azienda.Ā Le testimonianze delle lavoratrici e dei lavoratori, raccolte e portate alla luce dai sindacati, parlano di condizioni di lavoro insostenibili. Nonostante le diverse articolazioni territoriali e legali si rilevano problematiche comuni: attivitĆ svolte dal personale di vendita senza formazione adeguata, con rischi connessi alla salute e sicurezza; ambienti di lavoro insicuri e condizioni di lavoro stressanti; un’organizzazione del lavoro improntata esclusivamente sulla logica della massima produttivitĆ .
Condizioni di lavoro insostenibili all’Eurospin
Al momento, ĆØ assente un dialogo sindacale strutturato con Eurospin Italia: un vuoto che Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs intendono colmare con la massima urgenza. La necessitĆ ĆØ quella di un confronto immediato teso a individuare soluzioni concrete per migliorare le condizioni di lavoro e la tutela della salute e sicurezza di tutti i dipendenti. Non va trascurato che Eurospin realizza fatturati di grande rilevanza (superati i 7 miliardi di euro nell’ultimo esercizio disponibile). L’azienda ĆØ riconosciuta come la piĆ¹ grande catena di discount a capitale interamente italiano ed ĆØ tra i leader di mercato nel settore dei discount in Italia. Con oltre un migliaio di punti vendita distribuiti sul territorio nazionale e circa 20mila dipendenti, Eurospin si posiziona stabilmente ai vertici per fatturato e numero di negozi nel canale discount italiano a fronte di trattamenti che non tengono in considerazione il benessere e l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori. L’assenza di dialogo con i sindacati stride con i profitti di un gruppo che, pur crescendo a livello economico, non sembra voler investire in un clima di reale collaborazione con le proprie lavoratrici e i propri lavoratori.