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giovedƬ, 20 Marzo 2025

Eurospin: i sindacati denunciano condizioni di lavoro insostenibili

ECONOMIA Ambienti insicuri, aggressioni verbali, ritmi di lavoro inconciliabili con la vita privata. In Eurospin la spesa non ĆØ intelligente, tutt’altro. Per questo le lavoratrici e i lavoratori chiedono dignitĆ  di fronte ad un atteggiamento sempre piĆ¹ irrispettoso da parte dell’azienda” spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che hanno deciso di lanciare una campagna di comunicazione per pretendere un netto cambio di passo e un tavolo di confronto immediato con l’azienda.Ā Le testimonianze delle lavoratrici e dei lavoratori, raccolte e portate alla luce dai sindacati, parlano di condizioni di lavoro insostenibili. Nonostante le diverse articolazioni territoriali e legali si rilevano problematiche comuni: attivitĆ  svolte dal personale di vendita senza formazione adeguata, con rischi connessi alla salute e sicurezza; ambienti di lavoro insicuri e condizioni di lavoro stressanti; un’organizzazione del lavoro improntata esclusivamente sulla logica della massima produttivitĆ .

Condizioni di lavoro insostenibili all’Eurospin

Al momento, ĆØ assente un dialogo sindacale strutturato con Eurospin Italia: un vuoto che Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs intendono colmare con la massima urgenza. La necessitĆ  ĆØ quella di un confronto immediato teso a individuare soluzioni concrete per migliorare le condizioni di lavoro e la tutela della salute e sicurezza di tutti i dipendenti. Non va trascurato che Eurospin realizza fatturati di grande rilevanza (superati i 7 miliardi di euro nell’ultimo esercizio disponibile). L’azienda ĆØ riconosciuta come la piĆ¹ grande catena di discount a capitale interamente italiano ed ĆØ tra i leader di mercato nel settore dei discount in Italia. Con oltre un migliaio di punti vendita distribuiti sul territorio nazionale e circa 20mila dipendenti, Eurospin si posiziona stabilmente ai vertici per fatturato e numero di negozi nel canale discount italiano a fronte di trattamenti che non tengono in considerazione il benessere e l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori. L’assenza di dialogo con i sindacati stride con i profitti di un gruppo che, pur crescendo a livello economico, non sembra voler investire in un clima di reale collaborazione con le proprie lavoratrici e i propri lavoratori.

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