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giovedì, 23 Gennaio 2025

Epifania: nelle “calze” italiane un trionfo di dolci tipici e artigianali

EPIFANIA: NELLE “CALZE” ITALIANE UN TRIONFO DI DOLCI TIPICI E ARTIGIANALI

TORINO Epifania Indagine CNA: nelle “calze” italiane un trionfo di dolci tipici e artigianali. Termina il periodo delle festività natalizie, un tempo era il primo giorno dell’anno. E da festa pagana l’Epifania è diventata festa cristiana e poi festa dei bambini per eccellenza. E in quest’ultima forma dedicata ai doni sicuramente, ma con una connotazione alimentare dolce. Sempre più orientata ai prodotti tipici artigianali. A celebrare una sorta di trionfo della “leccornia local”. Lo rivela una indagine condotta dalla CNA. Re dei dolciumi natalizi, che finiscano o meno nella classica calza ancora molto in voga tra i più piccoli, è il carbone dolce, una ricetta diffusasi di recente negli anni del boom economico ma radicata in tradizioni pre-cristiane. Ma, ben prima che si diffondesse il carbone dolce, per l’Epifania si producevano dolci speciali. Una tradizione ripresa massicciamente da qualche anno e quest’anno ancora più evidente.

IN PIEMONTE

È Napoli la capitale dolciaria dell’Epifania o Befana, ma da un capo all’altro dell’Italia vale la pena di vuotare la calza. Il Piemonte, in provincia di Cuneo, l’Epifania ha la sua “fugassa d’la Befana”, un dolce dall’impasto morbido, tondeggiante, al cui interno un tempo venivano nascoste due fave di diverso colore. A chi capitava la fava chiara toccava pagare la focaccia, a chi capitava la fava scura spettava l’acquisto delle bevande. In alcune zone del Piemonte viene inserita una moneta e chi la trova è predestinato dalla sorte a un anno molto fortunato.

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