Emergenza migranti: il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio in Valsusa

Carabinieri Claviere

TORINO – Emergenza migranti: il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio in Valsusa (Regione Piemonte).

EMERGENZA MIGRANTI: IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE ALBERTO CIRIO IN VALSUSA

Non può essere un problema esclusivamente italiano. In Italia non abbiamo la possibilità di ospitare tutti. Il contesto europeo deve farsi carico insieme al nostro Paese della gestione di questo problema. Fino a ieri non è accaduto ci auguriamo che da oggi, ed è il motivo per cui siamo qui al confine, accada, perché noi come Regione, con tutto ciò che è in nostro potere, vigileremo perché l’atteggiamento della Francia sia effettivamente cambiato“. Lo ha sostenuto, a proposito dell’emergenza migranti, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che si è recato, insieme con gli assessori alla Cooperazione internazionale Maurizio Marrone e alla Sicurezza Fabrizio Ricca a Claviere, a pochi chilometri dal confine francese.

LA FRANCIA

Dopo l’incontro con gli amministratori locali, Cirio ha criticato l’atteggiamento della Francia, “totalmente inaccettabile, che si manifestava e concretizzava in respingimenti diurni e restituzioni notturne. Una cosa più volte segnalata dai sindaci e documentata. Un modo di comportarsi che ci auguriamo che da oggi cambi concretamente“. Cirio ha spiegato che la Regione vigilerà “attraverso un monitoraggio quotidiano, grazie alle sentinelle del nostro territorio che sono i sindaci, ma anche tramite le forze dell’ordine“. Ed ha riaffermato la necessità di un presidio fisso al confine della Valle di Susa con la Francia. Richiesta che i primi cittadini ci hanno presentato e ho trovato sia dal questore che dal comandante regionale dei Carabinieri una immediata disponibilità. Sarà la Prefettura a esprimersi. Ma essi sono disponibili a fare prontamente la loro parte.

L’INTERVENTO DELL’EUROPA

Il governo ha avuto la schiena dritta nel chiedere l’intervento dell’Europa, lavorando sul fronte partenze – perché è evidente che questo problema si risolvere solo bloccando le partenze – ma anche sul coinvolgimento degli altri Paesi”, ha concluso il presidente. “Il presidio delle forze dell’ordine è fondamentale – ha affermato spiegato l’assessore Ricca – sia per il giorno sia per la notte, per la sicurezza dei cittadini. Come Piemonte siamo una terra accogliente, che ha dato tanto fino a oggi. Siamo consapevoli di non essere più in grado di ricevere ulteriori persone che tentano queste attraversate e poi vengono respinte, e così oltre alle persone che arrivano ci troviamo quelle che avevano provato a partire. È fondamentale che qui in Piemonte non arrivi più nessuno“.

IN PIEMONTE

L’assessore Marrone ha dichiarato che “l’orgoglio della Regione Piemonte è di aver iniziato prima che si insediasse questo governo a sostenere progetti dei Comuni piemontesi proprio per l’inserimento lavorativo, lo sviluppo imprenditoriale di giovani uomini e donne dell’Africa subsahariana e anche la sensibilizzazione verso i giovani africani a non partire. E questo è stato anche d’ispirazione per il governo nazionale, che infatti sta affermando il diritto a non immigrare rispetto a chi spinge all’immigrazione a tutti i costi. Anche con iniziative come lo Ius Soli“.

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