TORINO – Educatori professionali in Piemonte, approvati tre Ordini del Giorno.
EDUCATORI PROFESSIONALI IN PIEMONTE
Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato allāunanimitĆ due ordini del giorno sulla figura e il ruolo degli educatori professionali e un terzo a larga maggioranza. Il primo, a firma Domenico Rossi (Pd), impegna la Giunta ad aprire un dialogo con consorzi ed enti gestori per produrre delle linee guida per la stesura degli appalti, con lāinserimento di clausole a tutela degli educatori professionali, con particolare riferimento al riconoscimento delle ore di lavoro in assenza dellāutente. Il secondo, proposto daĀ Ivano MartinettiĀ (M5s), riconosce che la situazione di emergenza attraversata dal mondo dellāeducativa ĆØ dovuta alla mancanza di un riordino e di regole chiare sulla riconoscibilitĆ delle varie professionalitĆ . Impegna inoltre la Giunta a elaborare un percorso di provvedimenti, condivisi con il mondo della cosiddetta educativa e, con lo stesso Consiglio regionale, per ovviare alle difficoltĆ del settore; tenere conto della necessitĆ di definire parametri economici e di condizioni di lavoro adeguati allāimportanza sociale della figura; interfacciarsi con le altre Regioni, con il Parlamento e con i ministeri per definire āusuranteā il lavoro dellāeducativa e arrivare a un contratto unico nazionale; unificare i diritti e le condizioni lavorative in un unico profilo per evitare le differenze tra diverse specializzazioni.
I DIRITTI
Approvato, infine, a larga maggioranza il terzo documento a prima firma Silvana Accosato (Luv), che impegna la Giunta a condividere e fare proprie le tre principali istanze che provengono dal Comitato per i diritti degli Educatori professionali del Piemonte: riconoscimento delle ore in assenza dellāutente, spostamenti riconosciuti come tempo lavoro e rimborsi chilometrici, riconoscimento del lavoro intellettuale indiretto per la progettazione del percorso educativo e per la preparazione dei materiali. Chiede, inoltre, di avviare un confronto con gli enti gestori allo scopo di preparare delle linee guida per la scrittura dei bandi pubblici che contengano clausole a tutela degli educatori. In conclusione lāassessoreĀ Maurizio MarroneĀ ha spiegato di condividere le preoccupazioni sulle condizioni di lavoro di figure irrinunciabili della catena di assistenza alle fragilitĆ maggiori, in particolare a minori e famiglie, e ha assicurato sostegno, ricordando che perĆ² non ĆØ la Regione il soggetto committente delle loro prestazioni, ma le cooperative e i consorzi degli enti gestori.
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