È morto Silvio Berlusconi: quando Forza Italia era maggioranza in Valsusa

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POLITICA – È morto Silvio Berlusconi: quando Forza Italia era maggioranza in Valsusa.

MORTO SILVIO BERLUSCONI, IL RICORDO IN VALSUSA

Facendo un passo indietro nella politica locale si torna al 1994. Dalla Democrazia Cristiana, prima Repubblica, alla nascente Forza Italia. Spiegano dal partito. Che ricordo avete di quegli anni? Ricordo come travagliata l’elezione del ’94, all’epoca ero iscritto al rinato Partito Popolare di Martinazzoli e non avevo ancora capito che Berlusconi stava cambiando, definitivamente, la politica italiana. Nel ’95, sotto la guida di quello che ho sempre ritenuto il mio papà politico, Osvaldo Napoli, passammo convintamente in Forza Italia. Le regionali di quell’anno con il successo di quello che ritengo il più grande Presidente che il Piemonte abbia avuto, Enzo Ghigo, sancirono definitivamente il passaggio di un gruppo di amici in Forza Italia. Come non ricordare, oggi, Alberto Zan. Con lui, la Ruffino, Ambrosiani ad Oulx, Adele Cotterchio e Ivan Rubanu a Susa, Paolo Ruzzola ed Andrea Tragaioli, Massimiliano Bruzzese e tantissimi altri amici, si creò un vero partito in valle di Susa.

Silvio Berlusconi l’imprenditore, poi politico. Cosa vi convinse ad entrare in un partito tutto da costruire? Mi convinse l’idea che la politica debba essere libera, non fatta da professionisti e, soprattutto, per l’Italia. Berlusconi, con tutti i suoi limiti umani ha amato tantissimo l’Italia. Avrà, sicuramente, avuto degli interessi, chi non li ha, già solo l’ambizione lo è, ma ha veramente cambiato il corso della storia della nostra Patria. Un incontro? Ricordo perfettamente, eravamo, con Osvaldo e Bruzzese ad Assago ad un convegno del partito. Alla fine ci avvicinammo con l’aiuto di Mario Valducci, uno dei fondatori e ricordo perfettamente che il Presidente ci salutò con calore e guardando Osvaldo gli disse “tu sei Osvaldo Napoli, il sindaco di Giaveno e sei anche un bell’uomo”. Ecco, questa trasparente dimostrazione di vicinanza fece sì che io, ancora oggi, abbia la tessera di Forza Italia.

UN PARTITO DI AMICI

Cosa lascia all’Italia il suo impegno in politica? Ho la certezza che di Silvio Berlusconi parleranno i libri di storia. Anche perché, senza di lui, tantissimi avversari non sarebbero esistiti e sono loro i primi a doverlo ringraziare per la visibilità che hanno avuto. Onestamente se non ci fosse stato Berlusconi qualcuno si ricorderebbe di Occhetto? In Valsusa e Val Sangone per un periodo Forza Italia era il primo partito, organizzato, strutturato. Qual’era la ricetta di quel successo? In primo luogo eravamo un gruppo di amici poi c’era la volontà e la voglia di provare a cambiare in meglio questa valle. Forse non ci siamo riusciti, ma, temo, che qualcuno ci rimpianga un po’.

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