TORINO – Verso l’albo dei dog sitter in Piemonte. Quello del dog sitter sta diventando un ruolo sempre più qualificato. Ed è per questo che il consigliere Paolo Ruzzola (Fi) ha presentato il progetto di legge che prevede l’istituzione di un vero e proprio elenco regionale professionale. Il testo di quattro articoli è stato licenziato a maggioranza dalla terza Commissione, presieduta da Claudio Leone. Definisce la figura del dog sitter attraverso competenze acquisite in corsi di formazione specifici. “Lo scopo dell’elenco regionale è di offrire ai proprietari di animali da compagnia i nominativi dei soggetti professionalmente e debitamente formati. In Italia si stima siano circa 54mila” ha spiegato Ruzzola.
GLI ANIMALI DA COMPAGNIA
Il nostro Paese è al secondo posto in Europa per il possesso di animali da compagnia. Secondo un rapporto del Censis del 2019, in Italia gli animali domestici sono circa 32 milioni, di cui 7 milioni sono cani e 7,5 milioni gatti. Un altro dato è rilevato dall’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani). Ha evidenziato come i proprietari over 65 siano saliti dal 21% a quasi il 24% del totale negli ultimi sette anni. Facendo emergere anche l’importante ruolo sociale degli animali nel compensare la solitudine. Esiste poi il comparto economico dedicato, che viene stimato in 5 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 12% negli ultimi tre anni e le voci principali nelle spese per il veterinario e il settore del pet food. Durante la discussione sono stati esaminati sette emendamenti presentati dallo stesso Ruzzola e da Francesca Frediani (M4o). Nominati i relatori: Ruzzola e Federico Perugini (Lega) per la maggioranza; Frediani, Sarah Disabato (M5s) e Monica Canalis (Pd) per l’opposizione.
STATUTO DI ARPEA
La Commissione ha quindi espresso a maggioranza parere favorevole alla modifica dello Statuto dell’Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in materia di agricoltura (Arpea). L’assessore regionale Marco Protopapa ha spiegato che le modifiche vogliono rendere attuale un testo che risale al 2007 e tenere conto degli effetti della pandemia. L’Agenzia potrà esercitare le sue funzioni anche con altre Regioni in un rapporto diretto. Per delucidazioni sono intervenuti Paolo Bongioanni (FdI), Domenico Ravetti e Canalis (Pd). Quest’ultima ha lamentato il non coinvolgimento delle Associazioni agricole.
FATTORIE DIDATTICHE
Parere favorevole a maggioranza, infine, è stato espresso sulla proposta di regolamento della Giunta regionale per l’attività delle fattorie didattiche. Come ha spiegato Protopapa, l’articolo 19 della legge regionale n.1 del 2019 sul riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale, prevede il riconoscimento come fattorie didattiche delle imprese agricole, singole o associate. Le quali svolgono, oltre alle attività agricole, anche attività educative rivolte ai diversi cicli di istruzione scolastica, alle famiglie. E a tutti coloro che intendono approfondire la propria conoscenza del mondo rurale. Sono intervenuti nell’ordine: Disabato (M5s), Gianluca Gavazza (Lega), Frediani, Canalis, Giorgio Bertola (M4o), Perugini e Ruzzola. Buona parte del dibattito è stata dedicata al tema del rispetto e del benessere animale.
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