Dalla Grecia per imparare dal Servizio di Elisoccorso del Piemonte

elicottero

TORINO – L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte ha ricevuto presso la Centrale Operativa del 118 di Grugliasco una delegazione del Ministero della Protezione Civile greco composta da due ufficiali della Forza aerea e da un responsabile tecnico aeronautico. Lo scopo della visita è stato di esporre e descrivere il modello organizzativo e logistico del Servizio di Elisoccorso del Piemonte che lo Stato greco intende prendere come esempio per sviluppare il proprio Servizio di Elisoccorso nazionale. L’assessore ha spiegato come l’Elisoccorso piemontese sia attualmente un modello di riferimento nazionale per efficacia ed efficienza, svolgendo mediamente 3000 – 3200 missioni di soccorso all’anno, grazie ai quattro elicotteri in servizio nelle ore diurne sulle quattro basi provinciali, ed in servizio notturno sulla base di Torino.

ELISOCCORSO PIEMONTESE

Il Sistema permette di portare elevata competenza sanitaria e tecnica in quei luoghi (aree montane, disagiate, impervie) in cui il soccorso su strada sarebbe impossibile o non sufficientemente tempestivo, con rischio di peggioramento delle condizioni cliniche del paziente. La rapidità di intervento anche nei centri periferici, lontani dai grandi ospedali, consente di centralizzare i pazienti complessi nei centri Hub specialistici della Regione, attraverso l’integrazione tra l’elisoccorso e i mezzi di terra, utilizzando dove occorre un equipaggiamento tecnologico avanzato “come una terapia intensiva volante”.

LA QUALITÀ SANITARIA

L’assessore ha sottolineato che il servizio di Elisoccorso viene erogato anche nelle ore notturne, garantendo così la continuità dell’assistenza sanitaria. Il tutto è possibile grazie al costante aumento del numero dei siti autorizzati all’atterraggio notturno (ad oggi 203) su tutto il territorio regionale, anche nelle aree più remote e nei rifugi alpini. Gli equipaggi sanitari sono composti da medici ed infermieri con elevata esperienza nella gestione di pazienti critici ad elevata complessità clinica, coadiuvati da personale tecnico del Soccorso Alpino, in grado di raggiungere il paziente anche in caso di difficoltà ambientali.

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