Cose buone: il vino Baratuciat cresce dove si sciolse il ghiacciaio della Valsusa

(foto Giuliano Bosio)

VALSUSA – Cose buone. Il Baratuciat è un vitigno che produce uva a bacca bianca; è autoctono della Valsusa. E’ stato recentemente riscoperto e valorizzato, ad un passo dall’estinzione. Come già avvenuto di recente per il vitigno valsusino a bacca rossa Avanà (DOC Rosso Val Susa).  Questo Vino Baratuciat (rarità) è presente nella bassa Valsusa da almeno 150 anni. L’uva Baratuciat  era estesamente coltivata fino ai primi del Novecneto. In seguito, anche a causa del flagello della fillossera, si è progressivamente persa fino a questi ultimi anni in cui è stata riscoperta e rivalorizzata grazie ad un programma dell’Università di Agraria che provvede anche alla vinificazione. L’uva Baratuciat presenta caratteristiche interessantissime. Infatti nel medio periodo (entro 2/3 anni) sviluppa sentori aromatici a mezza strada fra il sauvignon ed il gevurztraminer.

baratuciat

(foto Giuliano Bosio)

IL BARATUCIAT

Invece nel primo anno si presenta con profumi di frutti bianchi ed una netta nota di miele di acacia. L’annata 2017 ha vinto la medaglia d’argento al più importante concorso internazionale europeo Decanter di Bruxelles. In competizione con migliaia di vini grazie alla grande finezza e perfetta eleganza. Una curiosità: non si conosce assolutamente  l’origine di questo nome così peculiare. I viticoltori locali, nelle zone ove era tradizionalmente presente, ne ricordano varianti del nome anche piuttosto distanti, come “Bertacuciàt”, o “Berlu ‘d ciàt”. Vi sono trovati riferimenti storici locali, che risalgono a fine ‘800, per un “Berlon ‘d ciat bianco”.

IL VITIGNO

Il Baratuciàt, vitigno dal precoce ciclo vegeto-produttivo, presenta un elevato vigore ed una produttività media. Dalle vinificazioni effettuate il vino si presenta di colore giallo paglierino scarico con gradevoli tonalità verdi, con un profumo intenso caratterizzato da note prevalenti di mela verde e ananas, e con peculiari sentori di eucalipto e fieno. Il Baratuciàt è iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite ed idoneo alla coltura nella regione Piemonte. In Valsusa è nata anche l’Associazione Baratuciat.

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(foto Giuliano Bosio)

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