RIVOLI – A Rivoli torna prepotentemente alla ribalta la questione degli autovelox di Corso Francia, con il gruppo di opposizione consiliare che punta il dito contro la presunta inerzia dell’attuale amministrazione comunale. Al centro della polemica la mancata attuazione della determina dirigenziale che prevedeva la rimozione definitiva dei dispositivi installati all’altezza dei civici 35 e 88. Laura Adduce, consigliera comunale della Lega, ha depositato un’interrogazione al Sindaco e alla Giunta, ripercorrendo la storia controversa di questi autovelox, installati nel 2011 sotto la precedente amministrazione a guida Partito Democratico e da subito percepiti da molti cittadini come strumenti più orientati alla “cassa” che alla reale sicurezza stradale. Anche la Prefettura di Torino, con una nota dell’ottobre 2023, aveva espresso parere favorevole alla rimozione, confermando la piena legittimità della scelta promossa dall’allora amministrazione.
Corso Francia, autovelox accesi, politica immobile?
Tuttavia, a distanza di mesi, la situazione sembra essere in stallo. Come sottolinea la consigliera Adduce, nonostante un’interrogazione presentata in Consiglio Comunale già nel luglio 2024, l’Amministrazione si sarebbe limitata a promettere “valutazioni” dopo l’inizio dell’anno scolastico. Oggi, a maggio 2025 e con l’anno scolastico quasi al termine, gli autovelox sono ancora attivi, la determina di rimozione non è stata revocata e l’unica azione concreta resta quella avviata dalla stessa Adduce quando faceva parte della Giunta. Da qui le precise domande rivolte al Sindaco e alla Giunta nell’interrogazione: quali valutazioni concrete sono state svolte e con quali esiti? Si intende procedere finalmente con la rimozione degli autovelox, come disposto dalla determina? La determina è ancora in vigore o è stata revocata? Infine, quale sarà il destino degli altri due autovelox presenti in Corso Allamano? L’opposizione chiede chiarezza e azioni concrete, sottolineando come la politica non possa permettersi di rimanere immobile di fronte alle attese della città su una questione tanto sentita come quella della sicurezza stradale e della percezione di equità nell’applicazione delle sanzioni.