Consiglio Comunale a Susa: Plano “Sulla Tav non decidete”, Genovese “Noi a tutti i tavoli”

Meyer Susa

SUSA – Si è svolto martedì 29 settembre a Susa il Consiglio Comunale. I consiglieri in presenza, i cittadini collegati in streaming. Tra i punti in discussione un’interrogazione sulla TAV presentata dal gruppo di Sandro Plano. Una richiesta di chiarimenti voluta dall’opposizione dopo l’incontro tra i sindaci dell’Unione Montana Valsusa e i tecnici di TELT. L’ex sindaco Plano ha puntualizzato.  “La città di Susa non si è presentata per troppe volte alle discussioni sulla TAV. Questa è una scelta sbagliata“. Plano ha messo l’accento su un’aspetto del cantiere dell’alta velocità: il trasporto dello smarino. “Paghiamo l’atteggiamento dell’amministrazione Anprino che era troppo favorevole alla realizzazione, per cui poi i realizzatori hanno questo atteggiamento nei confronti della città“. Plano ha spiegato che lo smarino attraverserà la città e forse verrà depositato in un cantiere a Susa.  Il consigliere ha poi sottolineato che i comuni devono avere la stessa visione e proporsi uniti. “Io ho sempre partecipato a tutti i tavoli istituzionali – ha ricordato Plano – ho incontrato Prodi e Berlusconi e altri dopo. Non eravamo nell’Osservatorio perchè nato come tecnico è diventato politico. Ricordo che le compensazioni sono atti dovuti al 2% e chi non li accetta fa un danno erariale”. 

L’AMMINISTRAZIONE

Il sindaco Piero Genovese ha smentito Plano.  “Noi abbiamo sempre partecipato agli incontri in Unione Montana Valsusa. Siamo sempre stati presenti e abbiamo di volta in volta valutato le proposte. La posizione di Susa è coerente. Fin da subito abbiamo detto che siamo oltre il si e il no alla TAV. Ricordo che il  cantiere è a pochi chilometri da Susa e dobbiamo avere una visione differente”. Genovese ha poi elencato una serie di documenti e richieste condivise o no, ma sempre nell’ambito dell’Unione. “Siamo rimasti sorpresi dalla possibilità di deposito di smarino a Susa. Abbiamo subito chiesto chiarimenti sia a TELT che alla Regione. C’è stata una riunione tra tecnici, anche sull’aspetto dello smarino. Si è compreso che nel progetto era prevista questa possibilità e questa era già conosciuta dalla passata amministrazione”. Il primo cittadino ha poi sottolineato che “con la mancata partecipazione all’Osservatorio, oggi la città non rientra nei finanziamenti. Altri comuni avranno le compensazioni e Susa no perchè è esclusa“.

Susa Plano

CON L’UNIONE

L’assessore Giuliano Pelissero, da qualche anno a Palazzo Buttis, ha chiesto a Plano perchè nei cinque anni dal 2015 al 2019 a Susa la questione smarino non è mai stata affrontata in Consiglio Comunale. “L’amministrazione Plano non mai affrontato l’argomento. La mancata presenza dall’Osservatorio ha fatto si che Susa sia stata tagliata anche in queste decisioni“. Plano ha risposto che erano a conoscenza del progetto dell’intervento su Susa e che non era fortemente contrario sotto ogni aspetto. Ha chiuso la discussione il vice sindaco Giorgio Montabone. “Sul tema TAV oggi Susa ha la posizione che la Valsusa deve avere. Il vero errore politico è stato essere fuori dai tavoli decisionali. Come Susa e Unione adesso possiamo incontrare i tecnici per capire e magari condizionare i progetti futuri. C’è stata una svolta politica importante grazie al presidente Banchieri. Ricordo che Susa oggi non ha le compensazioni perchè nessuno è andato alle discussioni. Qui non c’è più un si o un no alla TAV“.  Montabone ha ribadito che per la salvaguardia della salute e del territorio Susa sarà sempre presente.

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