Condove, la Pasticceria Senor chiude la saracinesca dopo settant’anni di attività

Angela e Piero Senor

CONDOVE – Entrando in Pasticceria l’odore che aleggia è sempre quello buono dei dolci appena sfornati. Tutto è in ordine, come sempre, e le vetrine presentano gli immancabili pasticcini e i biscotti secchi. Sembra impossibile ma l’attività all’inizio di luglio chiederà per sempre e Condove vedrà scomparire un’altra storica attività. Per parlare della Pasticceria Senor bisogna fare qualche passo indietro ed arrivare al dopo guerra, quando, Mario Mina decise di avviare a fianco del ristorante di famiglia una pasticceria.  Una ventina d’anni e eccoci al cambio di gestione con l’arrivo in via Torino di Mario e Virginia Senor con alle spalle una tradizione di famiglia di arte bianca e panificazione.

La lunga storia della Pasticceria

All’inizio degli anni Ottanta a Mario, morto prematuramente, subentrò il figlio Piero. Al suo fianco, lasciato il lavoro, ecco la moglie Angela. Furono anni intensi, senza pause, con tanto lavoro e tante soddisfazioni. Il laboratorio, il banco e il retro, giorno dopo giorno, mentre i figli da piccoli si sono fatti grandi. Angela e Piero riesco a fermarli in negozio, quasi, sotto minaccia. Hanno il loro il ritmo del lavoro, costante, continuo e professionale. “Chiudiamo e andiamo in pensione e non avremo certo problemi a sopportarci siamo sempre stati insieme – sorridono i due – dopo tanti è giusto. Noi siamo abituati alla qualità, al servizio e alla freschezza. I nostri figli hanno preso altre strade e questo lavoro vuol dire molti sacrifici ed è stato difficile trovare un cambio”.

I bambini prendevano la panna montana sul cono

I Senor raccontano di una Condove che non c’è più con la fiumana di operai della Monce che, finito il turno di lavoro,  passava davanti al negozio; di più matrimoni la stessa domenica, dei ristoranti che chiedevano più torte la settimana. Ricordano quando i bambini, accompagnati dai nonni, prendevano un cono di panna montata e uscivano felici. “Ancora oggi abbiamo uomini e donne che allora bambini passano da noi a prendere i pasticcini perchè oltre i dolci ritornano indietro e riassaporano la loro giovinezza” dicono Angela e PieroIn pasticceria i clienti acquistano la biscotteria secca, fatta artigianale, e quella fresca per le feste. Ci sono poi le stagionalità con i panettoni alti, per cuocerli il signor Piero prese un forno apposta, i dolci del carnevale e di ogni festa. I pasticcini più venduti? Chantily  e funghetti su tutti e poi lo zabaione con la ricetta segreta, che neppure adesso, prima della chiusura è impossibile farsi rivelare.