Condove: la storia alpinistica di Gian Carlo Grassi al Museo Nazionale della Montagna

Gian Carlo GrassiFoto da "Montagna.tv"

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CONDOVE – Allā€™alpinista valsusino Gian Carlo Grassi il Museo Nazionale della Montagna di Torino dedica, fino al 3 luglio, la mostra ā€œLā€™inesauribile scalata di un sognatoreā€. Curata dal giornalista Enrico Camanni, da Veronica Lisino, responsabile della Fototeca del Centro documentazione e da Marco Ribetti, vicedirettore del Museo, lā€™esposizione racconta lā€™intensa vita di Gian Carlo Grassi, l’alpinista originario del Comune di Condove, attraverso il filo delle sue immagini, che delineano una ricerca alpinistica ed estetica in quattro continenti, sempre allā€™insegna della scoperta e dellā€™innovazione.

GRASSI

Gian Carlo Grassi visse tra il 1946 e il 1991, era originario di Condove in Valsusa, guida alpina e alpinista di fama internazionale, ĆØ stato anche uno dei pionieri dellā€™arrampicata su ghiaccio. Lā€™incidente che causĆ² la sua morte avvenne a causa di un distacco di una cornice di neve dopo aver scalato la cascata di ghiaccio ā€œTorre di Lunaā€ sulĀ  Monte Bove , nel gruppo deiĀ  Monti Sibillini, situati nellā€™Appennino umbro-marchigiano. ā€œLa sua scomparsa ha lasciato tanti orfani. Gian Carlo era come una sorgente di luce creativa che ha illuminato unā€™epocaā€. A dirlo ĆØ Roberto Mantovani, giornalista, storico dā€™alpinismo, ma soprattutto suo amico.Ā Gian Carlo Grassi ha concepito come ambiente naturale non solo lā€™alta montagna, ma anche i massi e i monoliti a due passi da Torino (come per lā€™appunto il Roc ā€˜d Pera Piana).

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