Con il cagnolino Free su per le montagne in Valsusa

AVIGLIANA – La Rocca di Cavour è stato l’ultimo luogo ove avevo condotto il mio adorato cagnolino Free prima che mi lasciasse. Allora come adesso, domenica 26 luglio giorno in cui ci sono tornato, mi volevo recare nel suo punto più inconsueto, poco conosciuto dai turisti. In quel frangente ero riuscito a terminare il mio giro oggi invece una serie di circostanze avverse mi hanno ricondotto a incontrare un altro aspetto importante della vita e cioè la solidarietà. Quella vera e non il luogo agognato dove spero di tornarci non più da solo anche per rendere omaggio a chi mi ha soccorso. Tutto questo per la lotta che ogni giorno tento di fare, vedendomi sfuggire la vita di mano per un indebolimento della colonna vertebrale causata da vecchie fratture. Anche solo per fare la spesa o una breve camminata, declassandomi da accompagnatore titolato.

ALLA ROCCA

Ed è proprio quanto è accaduto sulla Rocca di Cavour, perché non ricordando l’accesso della volta in cui ero stato col mio cagnolino, chiedo ai magnifici titolari del Ristorante “La Grangia” dove dirigermi. Ovviamente causa la stanchezza del viaggio da Avigliana. Perché fatico in questo stato anche a guidare, dallo stato confusionale e dalle altre cause sopra citate. Preoccupati dal mio stato di salute i proprietari hanno allertato subito la “Croce Verde” che mi ha condotto all’ospedale di Pinerolo. Poi dimettendomi per affidarmi alle attenzioni del mio distretto, essendo il mio problema non da ricovero ma da accertamenti a lungo termine. Ecco perché mi sento di affermare cha mai come in questo frangente ho verificato che pure nel difficile momento che tutti stiamo attraversando causa il COVID, la solidarietà è una macchina che funziona a pieno ritmo.

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